Dopo tanta attesa c’è un nome. È la Adri Log, società appartenente al gruppo CFT, che si occupa di logistica in tutta Italia, appartenente alla Lega delle cooperative, l’azienda che potrebbe arrivare in Val Sinello per il primo passo della nuova riconversione della Golden Lady. Al tavolo presso il ministero dello Sviluppo Economico, insieme ai rappresentanti sindacali, alle istituzioni, a Wollo e Golden Lady, c’era anche Luca Mazzali, rappresentante della società, che illustrato le intenzioni nei riguardi dei lavoratori ex Golden.
L’annuncio fatto ai lavoratori riuniti in assemblea ha suscitato qualche perplessità, dal momento che il primo step di ripresa delle attività riguarderebbe il ricondizionamento degli abiti usati, con lavorazioni dirette (grazie ad accordi già esistenti tra l’azienda e chi si occupa della raccolta) e on ionto terzi. Naturale che de queste parti il pensiero vada alla fallimentare esperienza con la New Trade, ma Adri Log è una società che pone sul piatto una serie di garanzie, prima fra tutte quella di lavorare a San Salvo, dove gestisce la logistica di Conad, e di essere parte di un gruppo in salute, che occupa circa 5mila persone in tutta Italia.
“Il discorso è appena all’inizio – hanno spiegato Rucci, Schioppa e Zerra -. Nel momento in cui ci dovessero essere le condizioni per raggiungere un accordo sarà il tavolo ministeriale a chiedere tutte le garanzie”. Con questa soluzione e con l’impiego nella logistica, in parte nello stabilimento di San Salvo, dovrebbero essere 50-60 le persone che rientrerebbero a lavoro. Ma un ulteriore impegno della Adri Log potrebbe arrivare grazie al settore delle calzature. Anche in questo caso i commenti si alzano dal gruppo dei lavoratori che stanno ancora affrontando le vicende del fallimento Silda. Ma il progetto sembra essere ben diverso e concreto rispetto a quanto accaduto con l’azienda marchigiana. La Adri Log entrerebbe nel settore delle calzature antinfortunistiche, con il vantaggio di avere già un bacino di acquirenti, cioè se stessa, visto che con migliaia di dipendenti c’è un uso massiccio di dispositivi di sicurezza personale. Ma per arrivare a questo secondo step, che porterebbe i lavoratori impiegati a circa 150 complessivi, è necessario accedere ai finanziamenti regionali. A spiegare i passaggi è stato il consigliere Nicola Argirò. “La regione ha emanato un bando che mette a disposizione 2 milioni di euro, e si può arrivare anche a 6 milioni. Ho inviato alla Adri Log tutti i riferimenti per partecipare. Ora valuteranno con la dirigenza centrale, ma dovranno fare in tempi brevi, perchè le domande vanno presentate entro il 15 maggio”. Tutto questo con un vincolo preciso: “Abbiamo detto a chiare lettere che se ci sarà una produzione di calzature non dovranno in nessun modo coinvolgere nessuno dei formatori che hanno lavorato per Silda”.
I lavoratori, scottati dalle delusioni dei mesi passati, sembrano non fidarsi fino in fondo. Anche perchè il progetto è ancora allo stato embrionale e non si conoscono modalità di assunzioni, trattamento economico e così via. E intanto il tempo passa, con molte persone che termineranno la mobilità a luglio. Su questo punto Argirò ha spiegato che la regione è pronta a finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga per almeno altri 6 mesi, sempre che dal governo centrale arrivino i fondi.
Una cosa è chiara. Se, come si spera, il progetto della Adri Log si rivelerà positivo, di certo non è sufficiente a dare risposta a tutte le persone rimaste senza lavoro dopo la fuga della Golden Lady. “La Wollo ci ha detto che comunque va avanti alla ricerca di altri soggetti che potrebbero essere interessati”, hanno spiegato i rappresentanti sindacali. Si va avanti, aspettando il prossimo incontro, con l’auspicio che finalmente si possa tornare a parlare di lavoro in Val Sinello. Intanto il prossimo 10 aprile ci sarà anche l’udienza presso il Tribunale di Vasto per la discussione del fallimento Silda.