Maurizio Vicoli “finge di non capire che la sua cartolibreria è libera di vendere tutto ciò che vuole al Comune e a ogni sua istituzione”, e “io stesso ne sono un affezionato cliente”, ma “se c’è una votazione che mira a ridurre i compensi di chi dirige quelle istituzioni, lui deve uscire dall’aula”. Lo afferma il consigliere comunale d’opposizione Davide D’Alessandro, in una controreplica al consigliere comunale di Sel.
“Vicoli, pescato in evidente conflitto d’interesse – sostiene D’Alessandro – non lo nega ma, a sua parziale giustificazione, enuncia le cifre incassate dalla cartolibreria di cui è socio. Le giudica ridicole, insignificanti, quindi di nessun rilievo. Finge di non capire che la sua cartolibreria è libera di vendere tutto ciò che vuole al Comune e a ogni sua istituzione, così come Teatro Rossetti, Scuola Civica Musicale e Centro Studi Rossettiani possono comprare ciò di cui necessitano alla sua Cartolibreria. Io stesso ne sono un affezionato cliente, soprattutto per quanto riguarda il settore libri e, se fossi direttore di una delle tre istituzioni, mi servirei all’Universal, perché è fornitissima e perché ha un personale squisito. Però, se c’è una votazione che mira a ridurre i compensi di chi dirige quelle istituzioni, lui deve uscire dall’aula. Non può partecipare al voto. Se lo fa, cade in conflitto. Non è la quantità di euro, siamo seri, a cancellare o meno il conflitto. Basta un centesimo. E lui lo sa”.