“Coinvolgendo i parlamentari e i componenti abruzzesi del Governo, nei prossimi giorni dovranno essere messe in atto tutte le iniziative necessarie a scongiurare le paventate chiusure, nella consapevolezza che, in un territorio in cui la criminalità tenta di entrare e radicarsi, non si può dare ai cittadini la percezione che il tema della sicurezza e della lotta al malaffare non rappresentino una priorità”. Per scongiurare il ridimensionamento delle forze dell’ordine del Vastese, la politica locale si appella ai rappresentanti abruzzesi in Parlamento perché si impegnino a evitare la chiusura del posto di polizia ferroviaria della stazione di Vasto-San Salvo e, al contrario, gli organici dei reparti di pubblica sicurezza vengano ampliati in una “città di frontiera” ed “sposta al fenomeno della migrazione giornaliera di componenti della malavita, organizzata e non,, di Puglia e Campania”, si legge nella risoluzione approvata all’unanimità nell’ultimo Consiglio comunae.
La scure dei tagli rischia di colpire, dunque, anche il Vastese. Nonostante le rassicurazioni riguardanti il mantenimendo del Distaccamento di polizia stradale di via Giulio Cesare, “malgrado non sia stata ancora diposta nessuna chiusura ufficiale, la spending review annunciata dal Viminale impone di tenere alta la guardia, al fine di evitare che il Vastese possa caratterizzarsi per un inasprimento della fragilità sotto il profilo della sicurezza. Pertanto, le preoccupazioni esternate dalle rappresentanze sindacali di polizia non possono restare inascoltate”, “nella consapevolezza che la presenza della polizia stradale e della polizia ferroviaria in questo territorio rappresenta una garanzia per i cittadini”.