“I 1.700 euro circa che qualcuno dice essere stati destinati alla Carabba erano invece destinati ad altra casa editrice per le traduzioni di Christina Rossetti. La casa editrice minaccia querela contro l’autore dell’articolo e contro i giornali che fanno da cassa di risonanza. L’errore prova la mancata documentazione e la malafede di chi adombra inesistenti conflitti d’interesse”, afferma il professor Gianni Oliva, rispondendo alle polemiche sollevate da Davide D’Alessandro, consigliere comunale d’opposizione a Vasto.
Anche la Carabba replica: “Il professor Gianni Oliva – afferma Antonio Serafini, rappresentante della casa editrice Carabba – dall’anno 2001 è membro effettivo del consiglio di amministrazione della Editrice Carabba e che, in tale veste non ha mai percepito compensi o rimborsi di alcun genere. Il professor Oliva, negli anni, ha fornito costantemente e gratuitamente una qualificata consulenza letteraria alla editrice medesima”.