Gentile Redazione, la notizia di una prossima ventilata soppressione del posto di Polizia Ferroviaria non può costituire una sorpresa per nessuno, tantomeno per i politici locali e regionali. Negli ultimi due anni la furiosa ed illogica soppressione di treni locali e nazionali ha ridotto la Stazione FS di Vasto-San Salvo ad un “avamposto Texano del vecchio West” isolando il territorio dal resto del Paese, almeno dal punto di vista dei trasporti ferroviari. Tutto ciò è avvenuto senza che nessun responsabile politico locale e regionale contrastasse le scelte che venivano via via fatte, di fatto assecondandole. È consequente che in una stazione ormai quasi deserta, dopo avere quasi eliminato i treni si individui la possibiltà di sopprimere il posto Polfer.
Pertanto, visto che ora ci si accorge che la nostra Stazione Fs è la seconda d’Abruzzo per importanza, sarebbe logico chiedere oltre alla non eliminazione della postazione Polfer il rafforzamento dei collegamenti, cominciando- a costo zero– col ripristinare la fermata degli intercity-notte che comunque vi transitano senza fare sosta (il perchè resta un mistero). Se non ci si adopererà per rilanciare lo scalo ferroviario Vastese fra qualche tempo la stessa stazione vedrà la scomparsa dei treni e -di consequenza- del posto di Polizia e quindi di sè stessa, rimanendo lì come monumento alla moderna insipienza.
Grazie per la cortese attenzione.
Un vostro lettore.