I Comuni non possono negare l’accesso agli atti a cittadini ed enti che li richiedono. Lo ha ribadito la sentenza numero 105 del 2014, con cui Tribunale amministrativo regionale ha condannato il Comune di Castiglione Messer Marino a fornire alla società vastese Floew srl tutti i documenti riguardanti le autorizzazioni del parco eolico e al pagamento delle spese processuali.
“Il sindaco, Emilio Di Lizia, e il suo vice, Giulio Petta, si erano opposti nel far visionare i suddetti atti a seguito di formale richiesta”, si legge in un comunicato della Floew che, “reagendo a tale ingiustificato diniego, affiancata dagli avvocati Marcello e Luisa Russo di Pescara, ha avviato tutte le azioni legali necessarie al fine di tutelare sia i propri interessi ma soprattutto i principi di legalità, correttezza e trasparenza che devono caratterizzare sempre l’azione amministrativa. La sentenza, annullando gli atti illegittimi e ordinando di mettere a disposizione della società quanto richiesto, ha stabilito la totale legittimità degli atti della Floew e l’assoluta infondatezza dell’operato dell’amministrazione comunale.
Per questo il Comune di Castiglione Messer Marino è stato condannato al rimborso di ingenti spese processuali. Ora appare doveroso chiedersi il motivo per cui, in un periodo in cui i Comuni sono martoriati da gravi ed apparentemente irrisolvibili carenze, come la dissestata viabilità di collegamento e la possibile perdita di servizi essenziali, la classe politica, che sotto i riflettori sembra prodigarsi per trovare risorse al fine di risolvere i problemi della comunità, poi le utilizzi in contenziosi assolutamente inutili operando illegittimamente”.