“Vasto non è una città periferica”. Luciano D’Alfonso esordisce toccando il tasto dolente: Vasto e il Vastese si sentono lontani dalle politiche regionali e dai luoghi in cui si prendono le decisioni importanti per l’Abruzzo. Dopo Franco Caramanico (Sel) e Alfonso Mascitelli, è la volta del candidato del Partito democratico alle primarie con cui i cittadini sceglieranno chi sarà il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Abruzzo. Inizia la settimana che precede il voto del 9 marzo.
“Vasto è una città distretto più grande dei suoi confini. Vedrete all’opera un’altra Regione”, promette D’Alfonso dinanzi alla platea della sala conferenze degli ex palazzo scolastici di corso Nuova Italia, nell’incontro pubblico moderato dal segretario locale del Pd, Antonio Del Casale, con la partecipazione del segretario regionale, Silvio Paolucci, e di Marco Presutti. Tra gli interventi che precedono il discorso dell’ex sindaco di Pescara, quelli della deputata Maria Amato e di alcuni operatori economici e rappresentanti delle categorie produttive e professionali. Tutti chiedono un futuro per il tribunale, un’inversione di tendenza alla politica dei tagli all’ospedale San Pio da Pietrelcina e, più in generale, investimenti nel Vastese.
“Può essere – chiede provocatoriamente D’Alfonso – un fatto straordinario l’approvazione del Piano regolatore portuale?”. Il riferimento è alla conferenza tenuta dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, ricandidato dal centrodestra, per parlare del nuovo Prp dello scalo di Punta Penna. “Può essere straordinario un pezzo di carta? Quando facevo il sindaco, inaugurabo opere pubbliche. Andiamo oltre la burocrazia. Vi garantisco un porto che si infrastruttura, che si mantiene e un’autorità portuale che sovrintenda ai quattro specchi d’acqua abruzzesi, tra i quali serve un’alleanza. Se non bastasse, alleanza con Termoli, alleanza ideale con Ancona”.
Sulla viabilità disastrata, “io avrei fatto un piano di manutenzione delle strade. La Regione può scegliere come e quando fare cosa, a patto di avere idee. Il tribunale e l’ospedale di Vasto sono strutture fondamentali per una città e per un territorio”.
I comizi dei giorni scorsi. Gli altri due candidati
Mascitelli a Vasto – “Non sono candidato a nessun premio di consolazione”. Alfonso Mascitelli spinge verso la battaglia delle primarie i militanti dell’Italia dei valori intervenuti a Vasto alla conferenza stampa di presentazione della sua candidatura, alla presenza dei consiglieri provinciali del Vastese, Eliana Menna e Michelino Natale. E poi punzecchia il Movimento 5 Stelle: “Chi vi dice: ‘Datemi il 51% e vi faccio vedere come sono bravo’ vi prende in giro”, attacca l’ex senatore del partito fondato da Antonio Di Pietro. “Il Movimento 5 Stelle ha criticato la presenza di D’Alfonso alle primarie. Ho risposto che le primarie si fanno per dare ai cittadini la possibilità di scegliere”. L’ex sindaco di Pescara, pur non essendo stato mai condannato fino ad ora, ha ancora alcune pendenze giudiziarie. “Difficoltà ad allearci con D’Alfonso nel caso in cui vincesse le primarie? Saranno gli abruzzesi a decidere se vogliono D’Alfonso, Caramanico o Mascitelli. Dobbiamo rispettare la volontà dei cittadini. Noi siamo determinati a spiegare agli elettori che non basta cambiare governatore: bisogna cambiare sistema”.
L’affondo verso Chiodi e il governo regionale di centrodestra: “Dal 15 dicembre la nostra regione è paralizzata. L’Abruzzo è al 162° posto nella classifica della competitività delle 260 regioni d’Europa. Sono un medico, svolgo il mio lavoro e poi, quando ho terminato, prendo la mia macchina e giro il territorio per raccontare che nella sanità Chiodi ha operato tagli per 21 milioni di euro. L’Abruzzo spende 260 milioni di euro per la mobilità passiva”, ossia per far curare i propri cittadini in altre regioni.
Caramanico a Vasto – Franco Caramanico, candidato di Sinistra ecologia e libertà alle primarie del centrosinistra, incontra i cittadini nella sala conferenze degli ex palazzi scolastici di corso Nuova Italia. Insieme a lui, al tavolo dei relatori, il coordinatore provinciale di Sel, Alessandro Cianci, e Donatella Conte del circolo vastese del partito di Vendola. In platea i consiglieri comunali di Sel, Mauro Del Piano e Maurizio Vicoli, e il coordinatore locale Sante Cianci.
“Lungi da me fare del campanilismo ma i dati sono oggettivi: c’è una totale assenza della politica regionale rispetto alle problematiche del territorio”, sottolinea Alessandro Cianci, che attacca il centrodestra sulla sanità: “A fronte dei continui tagli ai servizi, non ha prodotto nemmeno il risanamento del debito. I revisori della Asl hanno infatti bocciato il piano di previsione 2014” e sulle vertenze occupazionali, a partire dalla Golden Lady, “un’azienda che non era certo in perdita, ma ha preferito delocalizzare”.
Cavallo di battaglia di Sinistra ecologia e libertà rimane il Parco nazionale della Costa teatina, la cui realizzazione è attesa ormai da nove anni: “Sarà un volano per l’economia del turismo, dei parchi e della cultura. Non è vero che sviluppo e ambiente sono in contrasto, anzi. Lo sviluppo sostenibile è una risorsa indispensabile, soprattutto in questo momento”.
Anche il leader provinciale di Sel attacca il Movimento 5 Stelle: “Se il nostro partito avesse ottenuto alle elezioni il 25%, non sarebbe certo stato così inutile come sono stati loro finora. Il consenso per il consenso non serve a niente e se con il 25% si è sostanzialmente inutili, vuol dire che si fa parte a tutti gli effetti del teatrino della politica”.
Caramanico sottolinea che “in Italia il 70% delle ricchezze è in mano al 10% della popolazione; basterebbe tassare le rendite dell’1,5% per avere un ritorno annuale di 30 miliardi di euro”. Non solo critiche a Chiodi e alla sua Giunta, ma anche la proposta di incentivare in Abruzzo la coltivazione, trasformazione e commercializzazione della canapa, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale a dicembre: “Questa pianta ha innumerevoli utilizzi e la sua coltivazione può dare vita a nuove opportunità di lavoro in settori strategici quali l’edilizia, l’alimentare, il tessile, il farmaceutico”.