“Una classe dirigente ha fallito. Il popolo del centrosinistra vuole di più e lo merita a Roma come a Vasto. Basta con i giochetti”. Domenico Molino torna a fare il rottamatore. Il consigliere comunale del Pd bacchetta la dirigenza locale del suo partito. E’ freddezza tra la segreteria di piazza del Popolo e l’ex assessore comunale alle Finanze, che punta senza mezzi termini alle elezioni regionali di maggio.
“I cittadini hanno espresso una voglia totale di cambiamento e lo hanno fatto anche a Vasto. Credo sia giunto il momento di una generazione di quarantenni che vuole prendere in mano il futuro del territorio e solo i cittadini possono far sì che questo avvenga”, dichiara Molino.
Ma per lui la strada è in salita. I competitor saranno tanti e molto agguerriti, visto che una parte del Pd vastese sarebbe intenzionata a sostenere non il candidato di Vasto, ma il segretario regionale dei democratici, Silvio Paolucci, di cui sembra ormai certa la candidatura alla carica di consigliere regionale. Qualche altro esponente del Pd di Vasto, invece, potrebbe finire in una lista civica di sostegno al centrosinistra, rosicchiando voti proprio al partito. A quel punto, per il rottamatore, si farebbe difficile la corsa verso Palazzo dell’Emiciclo.