“Lo scrivo da tempo: in quel punto vedono la luce verde del semaforo quelli che arrivano da sud (dalla Esso per intenderci) e quelli che, dalla direzione opposta, devono svoltare a sinistra. Questi ultimi dovrebbero comunque dare la precedenza, ma, spesso dimenticando il codice, non lo fanno. Se poi tutti si corre un po’ di più, la strada è sdrucciolevole o succede dell’altro, la manovra diventa a forte rischio. Basta chiedere alla polizia urbana: è quello il punto dell’Istoniense dove, da mesi, si registra il maggior numero di incidenti. Perché non si adottano correttivi a quei semafori?“. Queste le parole con cui il collega Gianni Quagliarella sintetizza alla prerfezione lo stato delle cose sull’incrocio tra la circonvallazione Istoniense e via Paul Harris. Un punto della circolazione urbana in cui davvero molto spesso si verificano incidenti stradali, spesso, come putroppo accaduto ieri sera, con conseguenze gravi.
“È una vergona lasciare quell’incrocio in corrispondenza di un dosso, ancora con il semaforo e con la svolta a sinistra in modo diretto“, così commenta un esperto istruttore di scuola guida della città, che conosce alla perfezione tutti i punti critici della viabilità urbana, dovendo insegnare ai ragazzi il corretto modo di circolare per strada.
Il semaforo (che in qualche occasione resta anche spento) non è sufficiente a garantire le condizioni di sicurezza. Chi arriva da nord e deve svoltare in via Paul Harris deve fare i conti con le auto che procedono in senso opposto. Ma, spesso, la fretta, l’imprudenza, o un errato calcolo delle distanze rispetto al veicolo che arriva di fronte (e che “sbuca” da un tratto in salita), creano pericolo.
Quali potrebbero essere le soluzioni? Una rotatoria, che permetta di regolare il flusso di traffico in tutte le direzioni senza pericoli, o quanto meno una diversa impostazione dei semafori, così da evitare incroci pericolosi di auto sulla strada. E magari anche un sistema di illuminazione più efficiente di quello attuale. Alla base di tutto, certamente, deve però esserci una maggiore prudenza e attenzione da parte dei cittadini che troppo spesso sull’Istoniense dimenticano il limite di 50 km/h.