Fa discutere la nomina di Adriano Marzola, commissario per il riordino del Coasiv, come componente del cda dell’Arap, Agenzia regionale per le attività produttive, che prende il posto dei consorzi industriali. Nei giorni scorsi si era auspicato che vi fosse un componente del Vastese, per non far perdere importanza al territorio. La soluzione scelta dal governatore regionale trova il favore del sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca. “Il presidente della Regione ha tenuto conto delle giuste esigenze di rappresentanza del territorio ricadente nel Consorzio industriale del Vastese all’atto delle nomine dei tre componenti del cda dell’Arap”, commenta il primo cittadino di San Salvo.
“E’ la decisione più adeguata – prosegue Magnacca- considerando la situazione reale dei sei consorzi abruzzesi, tenuto conto dell’esclusione di Pescara, sia dal punto di vista dei conti del bilancio dell’ente consortile di Vasto e sia delle aziende operanti nel territorio oltre che la loro storia industriale, auspicando nel contempo che questo sia solo l’inizio per riconoscere il patrimonio che il Coasiv conferirà nella nuova agenzia”.
Non è dello stesso avviso Agostino Monteferrante, delegato del Vastese all’assemblea nazionale Pd. “E’ stato nominato il membro del vastese all’interno del cda dell’ARAP, il geom. Adriano Marzola, un funzionario regionale che era stato nominato il primo ottobre 2013 (mica da vent’anni) commissario al Coasiv. Va bene tutto, ma almeno non dite che è stato nominato un rappresentante del vastese“.
L’esponente del Pd non è della stessa idea del sindaco della sua città, che ha affermato Chiodi ha tenuto conto delle nostre esigenze. “Delle esigenze di chi? – si chiede Monteferrante-. Chi lo conosce Adriano Marzola? E soprattutto, Adriano Marzola conosce questo territorio? Con tutto il rispetto per la persona, ma è mai possibile che da queste parti non si sia trovato nessuno? Qualcuno che avesse a mente i nomi delle aziende, degli imprenditori che conoscesse problemi e risorse?
Questo comprensorio, con l’Arap, oltre a perdere un patrimonio immenso, sono mesi che ne scriviamo, sembra definitivamente rassegnato ad aver perso anche la capacità di farsi rispettare. Che siamo stati gabbati va bene, lo abbiamo capito, ma almeno non diciamoci contenti, ché ad essere presi in giro non diverte nessuno, nemmeno a carnevale”.