“Ogni spesa effettuata dalla pubblica amministrazione per il settore Cultura, così come per ogni altro settore della macchina amministrativa, avviene nella più totale legalità, trasparenza e secondo la normativa vigente”. Lo afferma Michele D’Annunzio, dirigente del Comune di Vasto, rispondendo alle polemiche sollevate da Davide D’Alessandro, che ieri ha rivolto 10 domande al sindaco, Luciano Lapenna, sulla gestione del Teatro Rossetti.
“Ogni spesa preventivata e successivamente liquidata, finalizzata esclusivamente a diffondere cultura e garantire servizi ai cittadini, è prevista nel bilancio di previsione dell’ente e rendicontata nel bilancio consuntivo, certificati con i prescritti pareri dei revisori dei conti e visibile ai cittadini nella sezione amministrazione trasparente del portale comunale all’indirizzo www.comune.vasto.ch.it“.
Lapenna esprime “rammarico di non poter spendere e investire più risorse – stante i limiti imposti dalla legge nazionale di bilancio – per un settore come quello della cultura che garantisce alla Città del Vasto visibilità nazionale e internazionale. Il Teatro Rossetti, la Scuola Civica Musicale e il Centro Studi Rossettiano, grazie alla grande professionalità e alle raffinate competenze di chi ci lavora, sono eccellenze locali che questa amministrazione comunale non ha alcuna intenzione né di chiudere, nè di umiliare perché, quando il sole della cultura è basso, i nani hanno l’aspetto dei giganti.
La macchina del fango, che colpisce alternativamente le eccellenze, le professionalità e le competenze, di chi lavora con onestà e trasparenza al servizio del territorio, non intimidisce né intimorisce nessuno, anzi permette di fare chiarezza sulle iniziative delle istituzioni meritorie come il Teatro Rossetti, la Scuola Civica Musicale e il Centro Studi Rossettiani, in un incontro pubblico fissato per mercoledì 19 febbraio alle ore 11 a Palazzo D’Avalos”.