E’ stato un incontro interlocutorio quello dell’altro ieri presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma per fare il punto della situazione sulla nuova riconversione della ex Golden Lady di Gissi. L’attesa era per conoscere il nome dell’azienda di logistica interessata ad entrare nei capannoni della Val Sinello per far lavorare 60/80 persone. O almeno questo era stato paventato dall’assessore regionala alle attività produttive Alfredo Castiglione. Ma in sede ministeriale l’assessore non c’era, con la Regione Abruzzo rappresentata da un suo funzionario al tavolo con il sottosegretario Legnini, il dirigente del Ministero, Castano, i rappresentanti di Wollo e Golden Lady, il presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, il sindaco di Gissi Nicola Marisi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
Da Roma, però, nessuna novità, perchè Castano ha confermato l’interesse di questa azienda di logistica, ma non ne ha rivelato il nome. Anche sulla tempistica sembra esserci qualche discrepanza tra la versione fornita dagli ultimi incontri in Regione, che parlavano di un inizio attività ad agosto, e l’incontro in Ministero, in cui non si è parlato di tempi.
“Per questo – commenta Giuseppe Rucci della Filctem-Cgil – abbiamo stabilito che l’unico tavolo abilitato, per evitare ogni possibile intoppo, è quello del Ministero. Abbiamo chiesto a Golden Lady di farsi carico della situazione, perchè il nostro è un territorio che deve essere risarcito in termini occupazionali”. Il prossimo appuntamento è fissato per i primi di marzo, anche se sul futuro di molti lavoratori pende la spada di Damocle della mobilità che termina a luglio.
Il rappresentante della Wollo ha detto ai presenti che sono in corso valutazioni anche con altre aziende, anche se allo stato attuale si tratta di discorsi ancora in fase embrionale. Ecco perchè dai rappresentanti dei lavoratori arriva la richiesta a Confindustria e Regione di farsi carico di una fase di ricerca di investitori sul territorio.
“Per evitare false aspettative o speculazioni – ha commentato Rucci – abbiamo chiesto la massima serietà alle parti coinvolte”. Biosognerà ancora attendere, anche se il tempo passa veloce e la pazienza dei lavoratori è terminata ormai da parecchio.