Sono le otto e, come tutti i giorni, esco di casa per accompagnare i bimbi a scuola. Percorro poche centinaia di metri e scorgo con la coda dell’occhio un tabaccaio con una fila di ragazzini in coda per comprare le sigarette e sulla vetrina leggo “divieto di vendita dei tabacchi ai minori di 18 anni”. Mentre vengo superato da due motorini con conducenti senza casco, mia figlia mi chiede cosa significhi il termine “BOCCAGOLOSA“ con accanto un numero di telefono che campeggia su un muro.
Provo imbarazzo nel cercare di spiegare il significato di quella parola e non so cosa dire quando mia figlia mi chiede perché nessuno la cancelli e non si riesca a scoprire chi la scrive. A quel punto siamo quasi arrivati, ma faccio in tempo a vedere un locale pieno di slot machines a 30 metri dalla scuola e mi ricordo che, proprio qualche giorno fa, avevo letto che in Abruzzo il consiglio regionale aveva approvato una legge che introduce il divieto di installazione di apparecchi per il gioco a una distanza inferiore a 300 metri dalle scuole.
Stanco e sfiduciato, lascio mia figlia e vado al bar della scuola per prendere un caffè e, come degno finale, non mi viene rilasciato lo scontrino. Ma è possibile che quello che io e i miei figli vediamo ogni giorno non desti l’indignazione e la reazione di tutti cittadini e in particolare delle forze dell’ordine? Lo so, i Vigili urbani, i Carabinieri, la Polizia , la Guardia di Finanza hanno altro da fare, ci sono cose più importanti da combattere, ma vi prego, se vi chiamate forze dell’ordine, fate qualcosa per riportare l’ordine e la disciplina in questa città.
Cittadini onesti, uniamoci per dare sempre più esempi di onestà e correttezza ai nostri figli e per denunciare i fenomeni di illegalità che pervadono la nostra bella città. Un mondo diverso è possibile.
Lettera firmata