La tregua armata sta per terminare. E’ durata una ventina di giorni. Il segretario del Pd di Vasto, Antonio Del Casale, è pronto a innescare un’altra bomba sotto la poltrona del sindaco, Luciano Lapenna.
E’ scaduto l’ultimatum che il numero uno del circolo di piazza del Popolo aveva lanciato a fine anno: un mese per dare risposte concrete sul Piano di recupero del centro storico, ancora da approvare definitivamente a distanza di 4 anni e mezzo dalla sua presentazione ufficiale a Palazzo D’Avalos. Poi, pochi giorni dopo, aveva rincarato la dose, chiedendo di concludere in poche settimane l’iter e rendere operativo anche il Piano spiaggia, la cui variante fu annunciata nel 2006, anno della prima vittoria del centrosinistra alle elezioni comunali.
“Non tutti conoscono l’evoluzione normativa, lo dico senza fare polemiche. Non si può fare in un mese”: era stata questa la risposta di Lapenna nella conferenza stampa in cui, il 14 gennaio scorso, il nuovo assessore all’Urbanistica, Luigi Masciulli, aveva tracciato un bilancio dei suoi primi sei mesi di attività.
Una replica diplomatica che – raccontano fonti municipali – celava tutto il disappunto del primo cittadino, sempre più insofferente verso le esternazioni di Del Casale.
La bomba – Ora il segretario del Pd di Vasto sembra pronto a tornare alla carica. Ha convocato per sabato la riunione del direttivo. Ufficialmente è un vertice preparatorio del Consiglio comunale di lunedì. Ma non solo: molto probabilmente, Del Casale esternerà al gruppo dirigente dei democratici tutta la sua insoddisfazione verso l’operato della Giunta municipale.
Dentro il partito chi lo conosce scommette che sarà solo l’inizio della battaglia che il segretario è pronto a scatenare a partire dalla prossima settimana. Con effetti imprevedibili sulla tenuta dell’amministrazione comunale, della maggioranza e sull’unità (mai realizzata davvero) del Partito democratico vastese.