Una squadra vincente è formata da tanti elementi, ognuno con il suo importante ruolo. È così anche per la BCC Vasto Basket che, quando la domenica va in campo, deve mettere a frutto il lavoro svolto durante la settimana. Se coach Di Salvatore, con il suo assistente Luigi Cicchini, è il condottiero che studia le mosse per vincere le battaglie, Andrea Ialacci, preparatore fisico dei biancorossi, è colui che mantiene Ierbs e compagni in una eccellente forma fisica dall’inizio della stagione. Quella in corso, inoltre, è una settimana molto importante, con l’attesa sfida alla capolista Latina sabato sera alle 20.30 al PalaBCC.
L’impostazione di gioco di quest’anno prevede molta più corsa in campo, lo si è visto anche nell’ultima gara vinta con Montegranaro. Come è stata preparata la stagione?
La preparazione iniziale è stata uguale a quello scorso. Forse potremmo pagare un po’ l’avere una rotazione ad 8 giocatori, mentre, come abbiamo visto anche domenica scorsa, incontriamo squadre che giocano in 10. Però quest’anno, grazie ai giocatori, che sono dei veri professionisti, riusciamo a correre anche più di squadre che hanno 2 rotazioni più di noi.
È appena trascorso il mese di gennaio che, con la pausa natalizia, le feste in cui magari si mangia un po’ di più, può necessitare di un richiamo di preparazione. Ci sono stati accorgimenti particolari?
Negli ultimi due anni con questo gruppo mi sono trovato benissimo e i nuovi arrivati si sono integrati alla grande. Oltre a seguirli con l’allenamento riusciamo anche ad avere dei piani alimentari controllati. Poi è normale che ci siano dei giorni in cui si “sgarra” un po’ di più. Per me l’alimentazione è alla base della prestazione atletica e per cercare di prevenire il più alto numero di infortuni possibili.
Sull’alimentazione ogni preparatore ha delle idee che segue nel lavoro. Tu come ti orienti?
Ho chiesto di eliminare fondamentalmente due categorie di alimenti, i latticini e i farinacei. Cerchiamo di mangiare nel modo più naturale possibile. Quasi per niente la pasta, se capita con sughi leggeri. Il pasto pre partita è sempre riso basmati, petto di pollo e spinaci o patate lesse. Anche in trasferta i ragazzi seguono bene queste indicazioni.
I cestisti della BCC Basket sono atleti molto scrupolosi negli allenamenti in palestra. C’è anche attenzione all’aspetto estetico da parte dei ragazzi che li porta a chiedere qualche esercizio particolare?
Per degli atleti professionisti che lavorano tanto l’estetica viene di conseguenza. Certo, poi c’è qualcuno come Matteo Marinelli che vorrebbe sempre allenarsi ed è quello che esteticamente ha ottenuto i miglioramenti maggiori, visto che porta avanti anche questa attività extra di modello. I ragazzi scherzano chiedendo di curare questo o quel particolare, ma poi non ci sono cambi nell’allenamento che ho pianificato.
Ci sono programmi personalizzati a seconda degli atleti?
I due giorni principali con cui lavorano con me sono il martedì e mercoledì mattina. Il martedì cerco sempre di personalizzare, valutando anche il loro recupero rispetto alla partita. Gli esercizi possono essere anche gli stessi, ma cambiano i carichi di lavoro. Ad esempio Sergio e Marinelli fanno l’esercizio con più peso e meno ripetizioni, Dipierro e Durini al contrario, più ripetizioni e meno carico, visto che sono portati a fare dei movimenti ripetuti durante la partita.
In squadra c’è Luca Di Tizio che può essere definito una tua “creatura”. È arrivato qui 4 anni fa, quando era ancora un ragazzo ed oggi ha messo su un fisico importante.
Quando è arrivato pesava 76 chili, oggi è sugli 87/88, sono circa 11 chili di massa massa muscolare. È anche l’atleta più elastico che sono riuscito a “forgiare”, anche perchè partiva con una base su cui poter lavorare. Sono riuscito a valorizzare le sue caratteristiche, che sono elasticità ed elevazione. Spero di poter fare la stessa cosa con Federico Durini. Quando è arrivato aveva poca massa muscolare, il “peso” per subire un contatto senza risentirne troppo. Si sta impegnando molto, sta migliorando nell’alimentazione e i risultati si vedono.
Nello staff tecnico lavorate a stretto contatto. Siete solo in tre ma, come si dice, pochi e buoni per ottenere grandi risultati.
Ci capiamo subito nell’impostare il lavoro. Con Sandro abbiamo stabilito questa abitudine di prenderci il nostro caffè ogni venerdì mattina così da fare il punto della situazione sul lavoro svolto in settimana. Farlo in maniera informale ci fa parlare molto di più a ruota libera e quindi riusciamo a relazionarci bene.
Sarà una stagione lunga, quando finirà la fase regolare ci sarà quella a orologio e poi gli ormai certi playoff. Prevedi accorgimenti particolari per mantenere la condizione fisica?
Dipenderà molto dai risultati e da quello che accadrà, almeno fino a Pasqua. Non credo che ci saranno stravolgimenti nel lavoro settimanale, perchè avendo giocatori contati ho preferito sempre mantenere una forma fisica costante nel tempo senza avere dei picchi che poi portano a degli inevitabili cali. Una squadra che ha 10 effettivi può permettersi di averne un paio fuori forma a domenica. Noi, invece, stiamo sempre all’’85/90% durante tutto l’anno.
Dopo una partita vinta qual è la soddisfazione maggiore per il preparatore?
Aver visto che correvamo più degli altri! Oltre a quello sono contento se non ci sono infortuni di tipo muscolare, vuol dire che si è lavorato bene. Quelli traumatici (e facciamo tutti gli scongiuri del caso) sono davvero difficili da prevenire.
Durante il riscaldamento pre-partita ti vedo sempre osservare gli avversari. Riesci a capire come stanno da come si preparano?
Non vuole essere un vanto, ma dal riscaldamento ti accorgi se una squadra è organizzata e che tipo di lavoro ha fatto durante la settimana. Guardo se fanno molto stretching o puntano sulla forza, come noi. Da quello puoi capire la loro attitudine e come saranno in partita.
Come ci si aggiorna per migliorare sempre le tecniche di allenamento?
Cerco di sfruttare tutte le occasioni possibili per crescere e imparare cose nuove da trasferire agli allenamenti. E poi cerco di guardare tutti gli sport, perchè da ogni disciplina c’è qualcosa da imparare.
Tra le squadre che hai visto durante questo campionato qual è quella che ti ha impressionato di più dal punto di vista atletico-fisico?
La Stella Azzurra Roma. Sono veramente dei ragazzi costruiti per avere un futuro. In quella squadra ci sono dei 17enni che sono fisicamente devastanti. Lavorano tutti i giorni con un preparatore, un allenatore, sicuramente mangeranno bene. E questa sarebbe una cosa bella da provare a fare negli anni futuri con la Vasto Basket. Non dico arrivare ad avere una foresteria, come fanno loro, ma puntare veramente forte sulla crescita del settore giovanile per poi far salire i ragazzi in prima squadra.