Gli interventi sulla spiaggia di Casalbordino, con la realizzazione della radente a protezione dell’arenile e le istanze degli operatori turistici, che chiedono uno sguardo globale su un pezzo importante di territorio, sono l’occasione per incontrare il vicesindaco Vincenzo Cocchino, che tra le altre ha le deleghe ad urbanistica, turismo, commercio e cultura, e l’assessore Amedeo Nanni, con deleghe ad ambiente ed ecologia, politiche giovanili e sport.
“Gli interventi messi in campo negli scorsi giorni e quelli che verranno nei prossimi mesi avvengono in seguito ad uno studio fato anni fa, quando la criticità dell’erosione era sicuramente differente rispetto a quella di oggi. La Regione vuole tutelarsi dai danni che potrebbero esserci, con la spiaggia che sparisce, il lungomare che rischia di sparire”. Il vicesindaco torna indietro negli anni, con una notte ben fissata nella memoria. “Era il 27 gennaio 1994. Una mareggiata in una sola notte fece sparire il lungomare”. Si creò un fosso, in gergo tecnico un varco, nei pressi della scogliera posta parallelamente alla spiaggia, dove era posizionata la statua della Madonnina, che oggi è nella rotonda sul lungomare. Oggi in quel punto c’è un palo per segnalare la presenza dei massi sommersi. E’ da quell’episodio che si incrementano i danni dell’erosione. “Nel corso del tempo, poi, sono stati fatti interventi inutili. Penso all’ultimo ripascimento, di cui ricordo la spesa, 2,7 milioni di euro. Solo con quella cifra si sarebbero potuti fare, con uno sguardo più lungimirante, ben altri lavori. Ma si preferì guardare all’immediatezza della stagione estiva”. Quello che ci vorrebbe, come sottolineato anche dall’associazione A.Mare, è uno sguardo globale a tutto il litorale, con interventi risolutivi una volta per tutte. “La nostra intenzione è quella di fare il bene di Casalbordino – commenta Cocchino -, senza avere condizionamenti dettati dal dover pensare alle prossime elezioni. Oggi la Regione ha voluto guardare l’emergenza che c’è, con la strada che era a rischio. Ma è chiaro che il futuro ci deve portare ad una riflessione legata al territorio, non solo al nostro Comune”.
Questo affinchè l’economia di Casalbordino possa poggiarsi anche sul turismo. “A piccoli passi la nostra città si sta ritagliando il suo spazio. L’offerta è sicuramente particolare, molto diversa da quella che puoi trovare in una località come Vasto. Chi viene qui parcheggia a due passi dal mare ed ha tutto nelle immediate vicinanze. Va riconosciuto ai nostri operatori il lavoro fatto in questi anni. Le strutture alberghiere e ricettive sono tutte di ottima qualità, con un’offerta variegata, che spazia tra campeggi, alberghi e villaggi turistici. Sono strutture accoglienti, vicine al mare, con un’offerta competitiva e a contatto con la natura”.
Delle possibilità di sviluppo turistico parla anche l’assessore Nanni. “Casalbordino richiama diverse tipologie di turisti, dalle famiglie dell’entroterra, che vengono per trascorrere la giornata al mare, che i turisti che soggiornano nelle strutture. L’amministrazione sta cercando di lavorare sempre più a stretto contatto con le associazioni per poter presentare un’offerta di eventi completa. L’idea è quella di dedicare i giorni centrali della settimana ai bambini e il weekend ai giovani, dando la massima disponibilità di orari, nei limiti consentiti dalla legge, per quanto riguarda l’intrattenimento”.
Il vicesindaco spiega come si è mossa l’amministrazione negli ultimi anni. “Quando ci siamo insediati alle 8 di sera si tornava a casa. Abbiamo dato il la a tante serate evento, evitando il sabato, per non metterci in competizione con gli altri comuni e con i locali. E’ stata concessa agli stabilimenti la possibilità di uscire in strada con gli impianti audio, con la chiusura del traffico per poter utilizzare marciapiedi e strada per il divertimento, sempre rispettando limiti di orari e decibel. Importanza anche alla sicurezza, con una presenza costante delle forze dell’ordine sul lungomare”.
Quanto fatto fino ad oggi non basta, però, se non si inizia a ragionare seriamente nell’ottica del territorio, un concetto decantato da più parti ma che non riesce ancora a fare breccia nell’azione degli amministratori dei vari Comuni, troppo chiusi in gestioni campanilistiche. “Se ci presentiamo ad una fiera e ci troviamo di fronte a chi promuove Salento, riviera Romagnola, Versilia ed altri territori, possiamo mai andare a parlare di Casalbordino? Non siamo assolutamente competitivi. Dobbiamo iniziare a vendere un brand, quello della Costa dei Trabocchi, o chiamiamolo come vogliamo, che racchiuda un territorio. Attraverso reti di relazioni abbiamo partecipato a diversi eventi (senza gravare sulle casse comunali) in cui ci siamo confrontati con il resto del Paese. E’ stata la conferma che vanno promossi i territori per poter essere attrattivi”. Un esempio positivo è quello del turismo religioso, in Casalbordino, con il santuario-basilica della Madonna dei Miracoli inserito in una rete con Lanciano, Ortona, Manoppello, Bucchianico, così da attrarre maggiormente turisti. “Quella di Casalbordino è una delle tre apparizioni della Madonna riconosciute dalla Chiesa, ma non c’è ancora la giusta conoscenza neanche tra gli ecclesiastici. Ecco perchè, al fine di generare turismo, è importante promuoverci insieme ad altre realtà che sono già più avanti”.
Un primo passo, anche se non esaustivo, è quello fatto con la creazione dell’Unione dei Miracoli, che comprende, oltre a Casalbordino, i Comuni di Pollutri, Villalfonsina e Scerni. “Per gli eventi estivi la soluzione ideale è quella di avere una programmazione a livello territoriale. Abbiamo iniziato ed andiamo avanti con quelli dell’Unione, ma il discorso va ampliato a tutto il territorio.
Quest’estate ci sarà la tassa di soggiorno per i turisti che sceglieranno Casalbordino. Un argomento di cui si dibatte in tutti i Comuni in cui viene introdotta ma che, se ben utilizzata, può generare effetti positivi. “Abbiamo accolto le istanze degli operatori, prevedendo l’applicazione solo dal periodo compreso tra il 15 luglio e il 31 agosto. Partendo dalle 70mila presenze del 2013 possiamo stimare una cifra importante, su 30-40mila euro. La cosa più importante sarà decidere come utilizzare i soldi incassati dalla tassa. Ci confronteremo con gli operatori turistici per la scelta più efficace, così che anche i turisti possano vedere concretamente come vengono spesi quei soldi. Di cose da fare ce ne sono tante. Penso alla carenza idrica sul litorale. Un’idea potrebbe essere quella di realizzare un paio di cisterne così da non avere più problemi. O realizzare qualche opera utile per la stagione estiva”.