Non solo Eccellenza e Promozione, al giro di boa è tempo di dare uno sguardo alle altre vastesi che militano nei campionati di Seconda e Terza Categoria. Dopo il Real Porta Palazzo e l’Incoronata Calcio Vasto, parliamo dello Sporting Vasto, società al suo primo anno di attività, impegnata nel campionato di Terza Categoria.
La squadra allenata da Sergio Melluso, dopo 11 gare è ultima in classifica a 7 punti insieme a Lentella e Real Alto Vastese, con una sola vittoria, 4 pareggi e 6 sconfitte, 14 gol fatti, 38 subiti.
Numeri che potrebbero sembrare impietosi, ma c’è da dire che la compagine del presidente Luciano Di Pasquale e Marco Capo, punta molto sui giovani e nonostante sia corsa ai ripari con gli arrivi di Yassine Cupaiolo, Giulio Di Viesti, Antonio Mazzei che però si è rotto i legamenti, Marco Mucci, Angelo Lattanzio e Massimo Altieri, paga l’inesperienza.
Infatti, oltre ad essere una squadra appena assemblata, con un allenatore nuovo, la maggior parte dei tesserati sono del ’93 e del ’94, oltre a due del ’95, sette del ’96, uno del ’98, i portieri del ’97 e ’91, un ’86 e addirittura un ’72. Una società che vuole insegnare ai giovani non solo il pallone, ma anche a stare insieme, a fare gruppo e ad aiutarsi quando necessario. Si guarda al campo e ad aspetti esterni. Il divertimento è sempre importante perchè tutti devono avere la possibilità di giocare. Nonostante ciò la società non si nasconde: si punta a salire, se non quest’anno il prossimo.
Lo Sporting Vasto è da tempo interessato ad entrare nella Vastese e in merito alla questione Marco Capo ribadisce: “L’ultimatum che ho dato alla Vastese è scaduto giovedì 30 gennaio, vogliamo entrare nella società biancorossa e faremo tutto il possibile affinchè questo accada, non ho la minima intenzione di fermarmi. Ci sono già degli imprenditori importanti pronti a sostenere il mio progetto che prevede la presenza di giocatori che hanno militato in D, C e B, molti dei quali napoletani o campani. Appena possibile convocherò una conferenza stampa per spiegare meglio tutta la situazione. Visto che il Comune investe altrove – conclude Capo – e spende soldi per altre strutture, come il campo della 167 o quello dei Salesiani, senza pensare alla squadra della città, ci penseremo noi”.
Tornando alla Terza Categoria, domenica in casa arriva la Virtus Rocca San Giovanni seconda in classifica, per una sfida molto impegnativa. In panchina andrà Capo che ha il patentino di allenatore conseguito a Coverciano, in attesa che rientri mister Melluso che in settimana è stato assente per problemi personali.
Luigi Tana, terzino sinistro classe ‘96, è il giovanissimo capitano della squadra. A lui chiediamo come sta andando questa stagione.
Ci sono stati dei progressi, all’inizio però andavamo male, ma è anche normale, è il primo anno. Poi la prima vittoria ci ha dato morale e rilanciato, ora però bisogna proseguire.
Che girone di ritorno ti aspetti?
Virtus Rocca San Giovanni e Odorisiana sono due belle squadre, ma noi proviamo a giocarcela con tutti.
Secondo te dove potete arrivare?
Proveremo a raggiungere i play-off, possiamo dire la nostra, forse oltre quelle due davanti anche la Casalese potrebbe crearci problemi, con tutte le altre ce la giochiamo alla pari.
Domenico Esposito, centrocampista classe ’72, è invece il più anziano del gruppo, ma dall’alto della sua esperienza suona la carica e non si nasconde.
Dobbiamo vincere tutte le partite, anche per dare soddisfazione al nostro presidente che ha sempre fatto tanto per noi, la società ci è sempre molto vicina, ora dobbiamo ricambiare, dobbiamo metterci il massimo impegno. All’inizio non è andata molto bene, poi man mano siamo cresciuti, adesso dobbiamo cercare di vincere già a partire da domenica e di non perdere più. Siamo ultimi in classifica e non va bene.
Qual è stato il momento più difficile in questa prima parte di stagione?
Sono stati tutti belli, nonostante i risultati siamo un gruppo unito che sta crescendo, è brutto solo quando perdi.
Mirko Ferretti, difensore centrale, è un altro dei giocatori presenti in gruppo dall’inizio del campionato e come i suoi compagni ha le idee molto chiare.
Dobbiamo sicuramente fare meglio dell’andata, più punti possibili, quando si perde è brutto e non vorremmo che accadesse più.
Con la rosa che avete dove potete arrivare?
Se cambiamo mentalità sicuramente anche quarti o quinti. Bisogna parlare di meno e fare di più. Restano 11 partite e vogliamo vincerle tutte.
Cosa vi è mancato fino a questo momento?
Il gioco, ognuno pensa singolarmente, non siamo ancora una squadra e dobbiamo diventarlo. I giocatori ci sono, adesso dipende tutto da noi. Dobbiamo diventare un gruppo.