Enrico Del Villano, segretario provinciale del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, chiede l’intervento del direttore generale della Asl Lanciano-Vasto. “Ci hanno informato che i dipendenti nel PTA di Gissi che devono andare a lavorare nel “San Pio” rimangono a Gissi. Questa è la ciliegina sulla torta”.
Sembra che sia autorizzati, ma quello che non è chiaro è a che titolo viene chiesto loro di chiedere al responsabile se vogliono rimanere nell’ex nosocomio dell’alto Vastese, non rispettando l’avviso interno effettuato e le graduatorie.
“Non escludiamo, se le notizie fossero fondate, di andare in Procura – aggiunge il Dott. Enrico Del Villano – non è accettabile una situazione del genere e faremo di tutto per tutelare i nostri iscritti e i loro diritti. Nel PTA di Casoli la riorganizzazione procede senza intoppi come previsto dal Piano di Riordino del 2010 voluto dal Commissario Baraldi in cui si stabilivano il numero necessario di infermieri, di ausiliari e OTA nei due ex Presidi Ospedalieri, mentre a Gissi sembra che il Direttore abbia “poteri soprannaturali“ magari con l’appoggio di qualche politico compiacente a questi rituali da prima repubblica”.
All’Ospedale Renzetti di Lanciano invece – conclude il segretario – in barba alle direttive regionali sul numero di posti letto si aggiungono posti letto in più senza nessuna autorizzazione, mettendo così a rischio i pazienti e sottoponendo gli infermieri a carichi di lavoro insostenibili. Il Nursind chiede trasparenza negli atti e nei comportamenti e chiediamo l’intervento del Direttore Generale per fare chiarezza e fermare queste oscenità”.