Non solo Eccellenza e Promozione, al giro di boa è tempo di dare uno sguardo alle altre vastesi che militano nei campionati di Seconda e Terza Categoria. Dopo il Real Porta Palazzo, è il turno dell’Incoronata Calcio Vasto, società nata cinque anni fa che attualmente milita nel campionato di Seconda Categoria.
La squadra allenata dalla stagione in corso da Francesco Mucci, dopo 15 gare è sesta con il Fresa a 23 punti, ma deve recuperare la partita di Colledimezzo rinviata per maltempo, con 7 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, 23 i gol fatti, 4 quelli subiti.
I biancorossi domenica ospiteranno al campo sportivo di Vasto Marina alle 15.00 la Valle Del Treste Liscia ultima in classifica, all’andata superata 3-1. L’obiettivo, nemmeno tanto nascosto, dopo la salvezza dell’anno scorso, sono i play off. Ne abbiamo parlato con il dirigente e segretario del club, Nicola Campitelli, che è anche uno dei soci fondatori del club.
Sei soddisfatto di come è andata la stagione fino a questo momento o si poteva fare di più?
Si, ma chiaramente potevamo dare di più, soprattutto quando si guarda la classifica e si pensa ai punti che abbiamo perso durante il nostro percorso.
C’è qualche errore o qualcosa che non avreste dovuto fare?
No, di errori credo che non ce ne siano stati.
Quali sono stati il momento migliore e il peggiore del girone di andata?
Il migliore è stato sicuramente il periodo prenatalizio, mentre il peggiore senza dubbio l’esordio, abbiamo subito perso alla prima partita, anche se poi ci siamo subito ripresi.
Adesso quali sono i vostri obiettivi?
Gli obiettivi sono sempre frutto delle ambizioni, ad inizio campionato era la salvezza, ad oggi sarei un’ipocrita se non ti dicessi i play-off.
Quali sono le vostre principali rivali per raggiungere questo piazzamento?
La squadra c’è, spero possa arrivare il più in alto possibile, anche se le rivali non staranno di certo a guardare e sicuramente ci daranno del filo da torcere. Paglieta e Real Montalfano su tutte, anche se Mario Tano e San Buono non sono da meno, hanno dimostrato di esser delle belle realtà, ma noi siamo pronti a dire la nostra.