“Faremo di tutto per trovarlo”, dice Cesare Ciammaichella, vice questore di Vasto. “Con quel gesto, ha impedito a dei cittadini di rientrare a casa, ha costretto i negozi a stare chiusi, ha ingenerato un senso di insicurezza”, sottolinea il dirigente del Commissariato di via Bachelet parlando a zonalocale.it.
La polizia è sulle tracce del mitomane che ieri mattina ha fatto scattare il falso allarme bomba, causando la chiusura per oltre tre ore e mezza di corso Europa, interdetto al traffico per motivi di sicurezza, nella zona in cui si trovano una scuola, una chiesa, il Tribunale, diverse attività commerciali, molte abitazioni.
Procurato allarme presso l’autorità: è questa, attualmente, l’ipotesi di reato con cui sono iniziate le indagini del Commissariato di via Bachelet per risalire all’autore della telefonata giunta ieri mattina, alle 11, alla filiale di Vasto della Banca dell’Adriatico. “C’è una bomba”, ha annunciato una voce camuffata (leggi la notizia).
Il responsabile non rischia solo la pena prevista dall’articolo 658 del codice penale: “Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da dieci euro a cinquecentosedici euro”. Rischia anche alcune sanzioni accessorie, tra cui il foglio di via obbligatorio, che lo costringerebbe ad andarsene da Vasto.