Il consigliere regionale Nicola Argirò vuol fare chiarezza in riferimento all’inchiesta della Procura di Pescara che lo vede coinvolto, insieme ad altri colleghi del Consiglio Regionale.
“Nelle indagini relative alle spese sostenute nel corso della mia attività di Consigliere regionale e di Presidente della IV Commissione Attività Produttive della Regione Abruzzo – si legge nella nota inviata da Argirò -, sono a precisare e a comunicare, per dovere di cronaca e completezza di informazione, che la cifra oggetto di indagine e sulla quale mi viene chiesto di fare chiarezza dalla magistratura è pari ad €200 (duecento) e relativa all’anno 2010 durante una mia missione per conto dell’Ente regionale alla fiera nazionale Vinitaly di Verona. Il prossimo 4 Febbario 2014 sarò audito dal magistrato titolare dell’inchiesta e in quell’occasione avrò modo di chiarire la trasparenza della mia condotta.
Mai nel corso della mia attività politica – prosegue il consigliere regionale – sono stato oggetto di indagine o di sentenze di condanna, neanche quando, in qualità di Assessore provinciale alle finanze della Provincia di Chieti, amministravo un patrimonio pubblico di oltre 150 miliardi di vecchie lire. Questa è l’unica contestazione che mi è stata fatta dalla magistratura nel corso della mia ventennale esperienza politica e del mio quinquennale mandato di Consigliere regionale della Regione Abruzzo.
Ho profonda fiducia e serenità nell’azione giudiziaria -conclude Argirò – così come nella trasparenza della mia condotta e delle mie azioni, nel rispetto della mia onorabilità e di tutti gli elettori”.