Si sono incontrati, hanno vissuto insieme, condiviso momenti formativi e di divertimento, hanno conosciuto una nuova città. Protagonisti di una bella esperienza, che si concluderà tra due giorni, sono i giovani europei partecipanti al progetto “Step Up for inclusion”, organizzato dall’associazione vastese NGO Connect, nell’ambito del programma europeo “Youth in Action”. Sono 22, tra partecipanti e organizzatori, i giovani tra i 18 e i 30 anni che martedì concluderanno la loro esperienza. Tante le nazioni di provenienza. Oltre all’Italia ci sono giovani che arrivano da Romania, Armenia, Turchia, Ucraina, Croazia, Spagna, Moldavia e Georgia. “Il progetto è partito ad ottobre, con una prima fase svolta sul web – ci racconta la presidente dell’associazione Desiree Pelliccia -. Quello che stiamo portando avanti in questi giorni è un corso di formazione sull’inclusione dei minori nelle comunità, utilizzando prevalentemente tecniche di teatro forum. I ragazzi che partecipano sono tutti operatori ed educatori di associazioni e organizzazioni no profit, impegnati in prima persona nelle attività sociali”.
Mentre siamo a “curiosare” tra le loro attività i ragazzi, indossate le magliette-ricordo dell’esperienza, stanno preparando dei biglietti da visita formato-maxi, che saranno lo spunto per raccontare agli altri di cosa si occupano le associazioni di cui fanno parte. “Anche se le differenze culturali tra i Paesi di provenienza sono tante, ci sono molte problematiche in campo giovanile che possono essere condivise. Trovarsi insieme e discuterne diventa un modo per cercare strategie comuni e anche per uno scambio di buone pratiche”.
I giovani del progetto Step Up for inclusion hanno avuto anche l’occasione di scoprire la città di Vasto. “E’ piaciuta molto. Dopo aver dato loro una semplice brochure li abbiamo invitati a scoprire luoghi e tradizioni della città, fermando la gente per strada, cercando di farsi comprendere e comprendere quello che veniva loro raccontato”. Insomma, una crescita delle competenze su una tematica molto importante, come quella dell’inclusione, in un clima europeo. “La nostra associazione crede molto nella dimensione europea. Tra i giovani c’è molta voglia di impegnarsi, c’è curiosità, ma c’è tanto ancora da lavorare. Ci piacerebbe poter promuovere dei progetti più seri in città. Forse c’è ancora poca informazione sulle tematiche interculturali, noi ci stiamo impegnando per andare avanti”. A colorare la settimana dei giovani europei anche le intercultural night, dove, a turno, ognuno ha proposto usi e costumi della sua terra. Nella serata dedicata a Sant’Antonio abate c’è stato anche un curioso fuori programma con un gruppo di cantori, con tanto di frate e diavolo, che ha divertito non poco i giovani.
Per i membri dell’associazione Connect, un’esperienza faticosa ma entusiasmante. “Non è la prima volta che organizziamo appuntamenti del genere. E’ faticoso ma davvero entusiasmante e gratificante”. Dopo questi giorni trascorsi a Vasto il progetto “Step Up for inclusion” si concluderà con delle fasi di verifica, che verranno svolte sempre online, per poi prepararsi a nuove esperienze.