“Si apre uno spiraglio per il mantenimento in vita del Tribunale di Vasto”, tira un sospiro di sollievo Nicola Artese, presidente dell’Ordine degli avvocati vastesi. La Regione Abruzzo può, infatti, stipulare un accordo con il Ministero della Giustizia per tenere aperte a sue spese le sedi giudiziarie in via di soppressione.
Infatti, “il comma 397 dell’articolo 1 della legge di stabilità 2014” aggiunge alla riforma della geografia giudiziari (decreto legislativo numero 155 del 7 settembre 2012) la norma in base alla quale “in via sperimentale, il ministro della giustizia può disporre, nell’ambito di apposite convenzioni stipulate con le Regioni e le Province autonome, che vengano utilizzati, per il tempo necessario, gli immobili adibiti a servizio degli uffici giudiziari periferici e delle sezioni distaccate soppressi per l’esercizio di funzioni giudiziarie nelle relative sedi. Le spese di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di servizio oggetto delle convenzioni sono integralmente a carico del bilancio della Regione”.
Dunque, la flebile fiammella della speranza resta accesa: “Ai consiglieri regionali, intervenuti all’assemblea pubblica del 15 gennaio organizzata dal Consiglio dell’Ordine, chiedo – è l’appello di Artese – di continuare la lotta contro la soppressione del Tribunale di Vasto anche ora che non è stato ammesso il referendum abrogativo, impegnando la Regione Abruzzo a utilizzare questa possibilità introdotta dalla legge di stabilità. Utilizzare gli immobili non significa scongiurare la soppressione del Tribunale di Vasto che resta il nostro obiettivo prioritario“.