Un ricorso al Tar contro i tagli della Asl, che mettono a rischio il futuro dei 30 dipendenti della Valtrigno. Lo ha presentato il gruppo sansalvese di Protezione civile, depennato dalla lista delle collaborazioni della Asl provinciale, che il 30 dicembre scorso ha chiuso bruscamente i rapporti con una serie di associazioni di volontariato, fatta eccezione per la Croce rossa.
Per opporsi a questa decisione, gli attivisti della Valtrigno hanno deciso di adire alle vie legali. Un ricorso al Tar verrà, infatti, presentato a breve dall’avvocato Pierpaolo Andreoni: “Ai giudici amministrativi – afferma il legale vastese – chiederemo l’annullamento della delibera Asl, che presenta diversi profili di illegittimità”. E snocciola i dati relativi al gruppo di Protezione civile che ha sede a San Salvo ed è coordinato da Saverio Di Fiore: 30 dipendenti, 400 iscritti, servizi per 18 Comuni del Vastese, donazione di pacchi di viveri a circa 150 famiglie povere.
Alla Asl la Valtrigno forniva fino a due settimane fa un supporto nel trasporto dei pazienti da curare presso l’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto, cui l’associazione ha donato una culla neonatale e si è dotata di un’ambulanza per il trasporto neonatale, un mezzo di cui l’azienda sanitaria era sprovvista.
I tagli disposti dalla direzione generale privano la Protezione civile Valtrigno, ma anche le altre associazioni di volontariato escluse (ed esempio, le Misericordie e le Croci verde, gialla e azzurra) di una fondamentale fonte di finanziamento.
Di qui le incertezze sul futuro e il ricorso al Tribunale amministrativo regionale.