Più carabinieri in servizio nella stazione di Cupello. E’ la richiesta fatta dal primo cittadino Angelo Pollutri in una lettera inviata al Prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis. A preoccupare il sindaco è il crescente malessere della popolazione in seguito agli episodi di criminalità avvenuti negli ultimi mesi in un territorio che, per la sua collocazione geografica, appare molto vulnerabile.
“La mia comunità – scrive Pollutri- è colpita, da oltre due mesi, da gravi episodi delinquenziali, espressi con scassi e furti con danni a case e persone. Vi è un timore che questo fenomeno possa sfociare in situazioni più dannose e pericolose, come regolamenti di conti ad personam, ovvero con giustizia fatta in casa per difendere i sacrifici di una vita e soprattutto i propri familiari”.
In più di un’occasione il primo cittadino è intervenuto per placare gli animi di chi aveva subito tali episodi, confrontandosi con la rabbia dei suoi concittadini. “Non le nascondo la mia difficoltà nel far ragionare la cittadinanza – prosegue la lettera-, spiegando che esiste una giustizia rappresentata dalle leggi e uno stato di sicurezza rappresentato dalle Forze dell’Ordine”.
Pollutri aveva sollevato la questione sicurezza, scrivendo al Prefetto, già un mese fa. A preoccuparlo è il numero esiguo di forze in campo, così come purtroppo avviene in tanti comuni del Vastese, per fronteggiare i delinquenti. “Non le nascondo il mio disappunto nell’indebolimento dell’organico della locale stazione dei Carabinieri di Cupello, che tra l’altro si occupa anche della comunità di Monteodorisio e del suo territorio, che dista circa 4 Km da Cupello”. La richiesta è chiara: “dimensionare la nostra locale stazione CC con un numero maggiore di addetti alla sicurezza, utili a superare questo momento difficile di degenerazione della tranquillità dei cittadini. Confidando nella Sua tranquillità colgo l’occasione per esprimere la mia solidarietà alle forze dell’ordine locali per la loro operosità e serietà nell’affrontare questo grave momento di criminalità quotidiana”.