Entro due mesi e mezzo il Parco nazionale della costa teatina avrà un perimetro, sarà suddiviso in zone sottoposte a vincoli ambientali e avrà delle regole precise. Lo ha promesso oggi a Vasto Michele Fina, capo della segreteria del ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, al termine dell’incontro con i sindaci di Vasto (Luciano Lapenna), San Salvo (Tiziana Magnacca), Casalbordino (Remo Bello), Cupello (Angelo Pollutri), Torino di Sangro (Silvana Priori), Fossacesia (Fausto Stante) insieme all’assessore all’Ambiente del suo Comune, Andrea Natale.
“Non discutiamo se fare il Parco, ma di come farlo. Il ministro ha detto parole chiare, cui seguiranno fatti chiari”, sottolinea Fina. “Abbiamo parlato di come fare il Parco, farlo bene e presto. Ora dedicheremo il nostro lavoro a determinare perimetro e discliplina dell’area protetta. Oggi stesso incontrerò i tecnici per lavorare alla bozza di perimetro. La presa di posizione della Regione Abruzzo a favore del Parco è stata determinante. Inizierà poi un percorso di informazione e formazione dei cittadini, di condivisione della zonizzazione, anche attraverso la convocazione di tavoli tecnici. Dopo aver stabilito il perimetro e le zone, gli altri problemi verranno discussi dalle comunità locali. Potrebbero esserci – annuncia Fina – lievi modifiche rispetto alla bozza di perimetrazione trasmessa dalla Regione, ma in linea di massima è un buon Parco, con una perimetrazione sostenibile e priva delle ipotesi fantasmagoriche iniziali“.
L’iter prevede ora tre tappe: conferenza unificata con gli enti territoriali, Consiglio dei ministri e decreto del presidente della Repubblica.
“Dagli amministratori locali – dice il capo della segreteria del Ministero – ho raccolto preoccupazioni, come è normale che sia quando si compiono queste scelte. Nei prossimi due mesi e mezzo saremo al lavoro per determinare zonizzazione e disciplina. Riguardo ai finanziamenti, è stato preservato il fondo nazionale da 80 milioni di euro: la disponibilità di questa cifra andrà anche al Parco nazionale della Costa teatina. Resistenze dell’assessore regionale Mauro Febbo? Ha detto di essere stato convinto dal Governo. Con Febbo parlo di continuo, non mi interessano le discussioni retroattive, oggi la Regione è favorevole. Si possono garantire tempi rapidi e un processo di condivisione veloce. Una cosa sia chiara: il Parco nazionale della Costa teatina non è alternativo a nessun altro progetto e nessun altro progetto può essere alternativo al Parco nazionale della Costa teatina“.
Ma c’è spazio anche per qualche polemica sindaci-Regione: secondo il primo cittadino di Torino di Sangro, Silvana Priori, se a distanza nove anni il Parco è ancora una pia intenzione, “il deficit è tutto imputabile alla Regione, il dietrofront di Febbo è recente. Fino a poco tempo fa, diceva che il Parco avrebbe bloccato l’economia”.
A difesa del governo regionale di centrodestra si schiera il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca: “La Regione non è stata più tardiva di molti Comuni. Ad esempio San Salvo, prima della mia amministrazione, non aveva ancora approvato la perimetrazione. Le future norme dovranno essere concordate con il territorio per avere un Parco snello, che non consumi risorse finanziarie e che sia veicolo di promozione turistica del territorio“.