“Ritorna ancora una volta al centro dell’interesse della città il Piano di recupero del centro storico. L’approvazione del Piano Cervellati, che peraltro ha avuto un costo per la collettiità, era il primo punto per il centro storico nel programma dell’amministrazione. Ma ce lo deve ricordare la stampa che la città vuole delle risposte? Gli ultimi spunti offerti dalla conferenza stampa del sindaco ed il chiaro intervento dell’ingenger Marino ripropongono l’interrogativo: quando si passa ai fatti? Dove sono gli ostacoli e, sopratutto, come si superano?”.
Antonio Del Casale torna a punzecchiare l’amministrazione Lapenna.
Dopo il botta e risposta a distanza col sindaco di Vasto, ecco che il segretario cittadino del Partito democratico si lancia in una nuova esternazione che non piacerà a Luciano Lapenna: entro un mese, l’amministrazione comunale deve dare “risposte convincenti” sul programma di recupero del centro storico, presentato alla città il 22 ottobre 2010 e non ancora operativo.
Un’altra bomba a orologeria gettata sulla scrivania del primo cittadino: “Il Pd, forza di maggioranza – scrive Del Casale in un comunicato – con la sua azione vuole imprimere il ritmo, un tempo ragionevole alle impellenti richieste che salgono dalla città; nessun interesse verso sterili polemiche o fantomatici ed immediati rimpasti. Fatti in risposta ad una economia stagnante e ad una edilizia ferma. Il fare è la parola chiave, fare con coerenza ai principi di recupero di volumetrie esistenti e del conseguente ritorno degli abitanti del centro storico, nel rispetto delle regole, ma con una visione dinamica.
Lo burocrazia stagnante è il nemico da combattere, lo scoglio da rimuovere. E’ indispensabile una trasformazione dell’azione della pubblica amministrazione, da palude a volano di sviluppo per la città: le risposte vanno date in tempi ragionevoli, il Pd per questo argomento reputa un mese il tempo ragionevole per delle risposte convincenti”.