Il mare, la sua anima, i suoi ricordi, i suoi odori, le sue parole. E’ quello che pervade da ogni verso scritto da Eva Laudace, poetessa vastese che ieri sera, presso la Libreria Mondadori, ha concluso il ciclo di presentazioni della sua raccolta “Tutto ciò che amo ha dentro il mare”, con cui ha vinto il primo premio nell’edizione 2013 della Sezione Poesia di InediTO-Premio Colline di Torino. Ad accompagnarla in questo viaggio, alla presenza di tante persone che fanno parte del mondo di Eva e che, nel corso degli anni, sono state ispirazione per le sue poesie, un’altra scrittrice abruzzese, Federica D’Amato. Nel condurre il pubblico alla scoperta di Tutto ciò che amo ha dentro il mare, la D’Amato è partita da una domanda. “Cosa faceva Eva quando era bambina?”. “Ogni seria opera di ricerca letteraria fa i conti con l’infanzia”, ha spiegato l’alter ego di Eva Laudace in questa serata di presentazione, utilizzando poi i versi di Peter Handke “Quando il bambino era bambino”, per farsi guidare alla scoperta del libro. La risposta di Eva arriverà alla fine, con grande semplicità. “Giocavo, come tutti i bambini”.
La giovane poetessa ha letto le sue poesie in risposta agli interrogativi di Federica D’Amato, esprimendo con poche parole quella che era stata la genesi di quei versi. “Quando Eva era bambina sapeva che poco sarebbe cambiato. Nel mare è contenuto ogni fatto irripetibile”. I versi pronunciati dalla voce sottile di Eva Laudace hanno trattenuto l’attenzione dei presenti, pronti a cogliere ogni sfumatura, pronti a immaginare i luoghi e le scene raccontate dalle sue parole. Versi che emanano una grande spontaneità. “L’Eva che ha scritto questo libro era bambina”. Sono parole messe insieme nei momenti più differenti, in maniera quasi inconsapevole, ma che poi hanno formato un libro tenuto assieme da una sola cosa, il mare. Il mare di Vasto, dell’Abruzzo, raccontato in tanti modi. Un libro “che è un consuntivo degli ultimi 5-6 anni” e che segna un preciso punto di inizio nella scrittura di Eva Laudace che ha vissuto una lunga fase di lettura e ricerca. “Ora so che quando scrivo ho la responsabilità di affidare ciò che metto sul foglio ad altre persone, mentre Tutto ciò che amo ha dentro il mare era dettato da grande spontaneità”. Tanti applausi suscitati dalle emozioni per i suoi versi e una viva consapevolezza che il mare che ha raccontato un questa raccolta la condurrà verso mete lontane.