Il quotidiano La Stampa da un mese ha lanciato un interessante progetto, chiamato “Una foto una storia”, per ripercorrere le tappe di una parte importante della storia del Paese. Sul sito web del quotidiano torinese sono state pubblicate decine di foto di persone che negli anni ’50 e 60′ lasciavano il suo Italia per salire a Torino, dove la Fiat viveva il suo boom, alla ricerca di un futuro migliore. Oggi in Piemonte vivono la seconda e terza generazione degli emigranti del sud Italia, ma tanti hanno anche deciso di far ritorno nella loro terra dopo tanti anni.
La redazione de La Stampa ha così chiesto ai suoi lettori di riconoscersi in quelle foto tirate fuori dagli archivi, per raccontare come vivono oggi e quali strade hanno percorso durante i 50 anni trascorsi. C’è una sezione del sito (clicca qui) dove sono presenti tante foto che ritraggono giovani appena arrivati in una terra per loro lontana “sui treni stipati all’inverosimile, con la valigia di cartone, senza una casa, ma con la voglia di lavorare. Una generazione che ha per sempre cambiato la città e l’ha resa la capitale dell’auto. Una generazione che ha dovuto ricominciare, affrontare i pregiudizi, integrarsi”.
Tanti sono stati gli abruzzesi che hanno preso la via del nord e del Piemonte (come del resto accade ancora oggi), per dare sostanza ai loro sogni. Protagonista sulla home page del sito, in un video curato dal giornalista Mauro Pianta, c’è Alfredo Consilvio, di Castiglione Messer Marino, partito nel marzo del 1961, chiamato dai paesani quando aveva 15 anni. Con tanti sacrifici aveva acquistato un ristorante a Torino e, da 10 anni, dopo aver venduto ai cinesi, è tornato a Castiglione.
Nel video il racconto di Alfredo Consilvio.