L’impressione è che la resa dei conti si avvicini. Del resto, era stato lo stesso segretario del Pd, Antonio Del Casale, ad annunciare il redde rationem: “Valuteremo entro fine anno gli obiettivi assegnati alla Giunta e metteremo in cantiere altre priorità, consapevoli che potrebbe essere necessario un cambio di rotta, perché non ha senso mantenere lo status quo sostenendolo solo per necessità”, erano state le dichiarazioni rilasciate a zonalocale.it da Del Casale il 12 dicembre, quattro giorni dopo le elezioni primarie in cui, anche a Vasto come in tutta Italia, non c’è stata storia: Renzi ha vinto staccando nettamente Cuperlo e Civati.
Primarie che, anche se nazionali, rischiano di diventare, come al solito, un dramma nel Pd locale, in cui emergono vecchie ruggini e nuovi rancori. Dalla parte di Cuperlo c’erano Del Casale, ma anche il capogruppo consiliare Francesco Menna, la deputata Maria Amato e Angelo Bucciarelli; sulla sponda opposta, con Renzi si sono schierati ufficialmente il consigliere comunale Domenico Molino, il vice segretario del partito Nicola Della Gatta e il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte. Ma al seggio del PalaBcc è apparso evidente anche il sostegno, sia pur mai espresso ufficialmente (e, in una circostanza, anche smentito), degli assessori Lina Marchesani e Nicola Tiberio. E i rumors che trapelano dal circolo di piazza del Popolo annoverano tra i sostenitori non dichiarati del sindaco di Firenze anche l’altro esponente democrat della Giunta Lapenna: il vice sindaco Vincenzo Sputore, che nei giorni a cavallo delle primarie ha avuto problemi di salute.
La segreteria – La scelta del leader nazionale fa riemergere intanto la diversità di vedute all’interno della segreteria di Vasto: dopo i dissapori degli ultimi mesi e una ricucitura in extremis nella notte precedente il congresso cittadino del 27 ottobre scorso, il numero uno e il numero due del partito hanno scelto in modo diametralmente opposto (Del Casale ha votato Cuperlo, Della Gatta si è espresso a favore di Renzi).
La Giunta – Però il terreno di scontro è altrove. La Giunta Lapenna rischia stavolta di essere impallinata dal fuoco amico. Convinti di essere vittime di una manovra in cui i loro avversari interni sarebbero saltati tutti sul carro del vincitore (Renzi) per indebolire a livello locale il segretario (Del Casale), il parlamentare (Amato) e il capogruppo (Menna), i cuperliani ora mettono in discussione l’operato dell’amministrazione comunale in toto, a partire dagli assessori del Pd.
Del Casale non parla. Non vuole alimentare polemiche prima delle due riunioni odierne: nella prima, alle 16, i consiglieri comunali del Partito democratico saranno chiamati a valutare il lavoro svolto dalla Giunta Lapenna dal rimpasto di maggio a oggi, passo fondamentale per decidere eventuali cambiamenti. Il gruppo consiliare del Pd è composto da Francesco Menna, Giuseppe Forte, Antonio Del Casale, Maria Amato, Domenico Molino e Simone Lembo. Al vertice parteciperà anche Della Gatta.
Ma dal canto loro, i tre assessori, nel caso in cui dovessero essere messi in discussione, potrebbero rispondere mettendo sul piatto della bilancia il loro peso elettorale: in tre, hanno raccolto circa 1400 voti alle elezioni del 2011, cifra da non trascurare per un centrosinistra sempre meno popolare in città.
Poi, alle 17, riunione dei rappresentanti di tutte le forze politiche della maggioranza, in cui ufficialmente non si parlerà dell’operato della Giunta.
La nuova guerra interna è solo all’inizio.