La tassa sui rifiuti, sta generando non poco caos per le amministrazioni comunali. In questi giorni i cittadini stanno ricevendo le comunicazioni, con allegati modelli F24 per il pagamento. Due gli importi indicati: la maggiorazione, dovuta allo Stato, e la tassa vera e propria. Il problema nasce leggendo le scadenze entro cui effettuare i versamenti, in particolare quella della maggiorazione. Infatti, come riportato nella lettera che pubblichiamo accanto, si legge “entro il 16.12.2013“, cioè tre giorni fa.
Ed ecco che molti cittadini, in un periodo in cui scadenze e tasse da pagare abbondano, si sono subito preoccupati. A chiarire la situazione è il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, sentito da zonalocale.it sulla situazione. “Non c’è nessuna sanzione da pagare – spiega il primo cittadino -. Questo problema è dovuto al caos che si è creato al livello nazionale, con i Comuni che hanno avuto poco tempo per procedere ai calcoli e quindi all’invio dei bollettini. Ecco, quindi, che il sistema delle poste si è ingolfato. I cittadini stiano tranquilli, perchè il governo ha approvato un provvedimento che proroga la scadenza al 16 gennaio. Pubblicheremo la comunicazione anche sul sito del Comune”.
Altro problema sulla lettera è la dicitura della tassa. Infatti i cittadini leggeranno “Tares”, anche se, come deciso lo scorso novembre, a Vasto si è rimasti con la Tarsu. “E’ un errore di dicitura – spiega Lapenna -. C’è scritto Tares ma è la Tarsu ad essere applicata”.
Allarme rientrato, quindi. La tassa e la maggiorazione andranno pagate (e di questi tempi non è mai una bella notizia), ma se non altro non ci saranno ingiuste multe per la posta non arrivata in tempo.