“La riforma regionale dei consorzi industriali, tanto voluta dalla maggioranza di centro-destra guidata da Gianni Chiodi, produce solo ricadute negative e non diminuisce la spesa pubblica”. Secondo Eliana Menna (Idv), con la chiusura degli enti di sviluppo industriale, tra cui il Coasiv di Vasto, e “l’istituzione dell’Agenzia regionale per le attività produttice, la Regione è riuscita a togliere al comprensorio vastese soldi, patrimonio, lavoro ed occupazione. Si tratta di un nuovo ente pubblico che concentra a sé tutte le competenze dei consorzi industriali abruzzesi, un nuovo carrozzone che toglie al nostro territorio, al nostro tessuto produttivo ed ai nostri lavoratori la possibilità di decidere ed intervenire direttamente sulla politica industriale. Forse non tutti hanno ancora compreso le ricadute negative che produrrà questa riforma regionale ma ben presto ci si accorgerà che dietro alla finta argomentazione della razionalizzazione della spesa pubblica si nasconde la volontà di accentrare tutto il potere pianificatorio e di gestione nelle mani della Regione ed, in particolar modo, nelle mani dell’assessore regionale con delega all’industria ed alle attività produttive”, sostiene la consigliera provinciale dell’Italia dei Valori.
“Il nostro consorzio di bonifica aveva un bilancio attivo, un patrimonio cospicuo, tanti progetti realizzati e da realizzare. Invece, ora, con l’istituzione dell’Arap e con le conseguenti fusioni patrimoniali già in corso nulla potrà più essere deciso da noi vastesi. La scusa della regione secondo cui alcuni consorzi industriali erano in perdita non giustifica la scelta fatta (cioè di mettere tutti sullo stesso piano) infatti si poteva intervenire direttamente sugli enti inefficienti senza penalizzare un ente produttivo come il nostro. Inoltre, la nostra zona, insieme alla Val di Sangro, ha una concentrazione industriale decisamente maggiore rispetto agli altri territori e questo doveva essere tenuto in debita considerazione dal legislatore regionale.
Bene ha fatto, dunque, il Comune di Vasto a proporre ricorso al Tribunale amministrativo e questo perché quando si trattano argomenti così importanti per la comunità il ricorso giurisdizionale assume un carattere non solo tecnico ma anche politico. La scelta del Comune è coerente con la posizione della gran parte delle forze politiche vastesi che ha espresso un gran no alla riforma dei consorzi così come articolata. E’ bene ricordare, tuttavia, che questa riforma non è stata osteggiata dagli attuali consiglieri regionali vastesi di centro destra.
L’accanimento politico di Gianni Chiodi e del suo governo contro la nostra provincia (come nel caso dei mancati fondi per le strade provinciali), contro Vasto e la zona del vastese continua senza sosta. In questi cinque anni e mezzo Chiodi ha dimostrato di non rappresentare tutti gli abruzzesi”.