Al di sotto del marciapiede c’è il vuoto. Un’aiuola è diventata un pozzo perché la palma che era piantata lì dentro è stata inghiottita dalla frana. E’ impressionante lo smottamento in via Tre Segni, lungo la balconata panoramica di Vasto.
“E’ stata una perdita d’acqua a causare questi danni”, dice Ignazio Rullo, dirigente dell’ufficio servizi del municipio di Vasto. Sul posto si trovano anche i vigili del fuoco del Distaccamento di via Madonna dell’Asilo, gli addetti dell’Ufficio servizi del Comune, la polizia municipale e i volontari della protezione civile di Vasto, coordinati da Eustachio Frangione. Sul posto anche il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, per verificare di persona quanto accaduto.
Il comandante della Polizia Municipale, Orlandino Carusi, è stato testimone del crollo. “Un giovane che stava parcheggiando in quel punto- spiega Carusi – ha notato dei movimenti strani della palma ed ha dato l’allarme. Erano circa le 20.30 quando sono arrivato in via Tre Segni, il tempo di avvicinarmi e ho visto la palma risucchiata dal marciapiede in una frazione di secondo“.
Sul costone si è aperto una canale che scende fin quasi a via Fonte Joanna. Anche sulla strada ci sono evidenti segni di cedimento, con crepe che segnano l’asfalto. La strada è stata interdetta al transito.
Da sempre, quella di via Tre Segni è una delle aree più friabili del costone orientale. Tra il 1988 e il 1989 fu chiusa al traffico per realizzare imponenti lavori di consolidamento e di canalizzazione delle acque sotterranee. Ma la suggestiva balconata di Vasto, dalla chiesetta di San Michele fino a quelle di Sant’Antonio e della Madonna delle Grazie, rimane costantemente a rischio. Segni di cedimento e piccoli avvallamenti si notano anche sulla Loggia Amblingh. Negli anni scorsi una serie di interventi di consolidamento finanziati dalla Regione e costati 5 milioni di euro sono stati eseguiti in via Adriatica nel 2007-2008 e, successivamente, in via San Michele.