“Abbiamo seminato idee e oggi stiamo riempiendo il Pd di contenuti con un programma che non vuol lasciare nessuno indietro. La politica attuale non è stata in grado di porre al centro dell’attenzione le politiche per gli ultimi, per le persone in difficoltà. Renzi incarna questo programma, ci ha messo la faccia e l’abbiamo sempre sostenuto”.
Domenico Molino invita i vastesi a votare Matteo Renzi alle elezioni primarie con cui i cittadini sceglieranno domenica 8 dicembre il leader nazionale del Partito democratico. A Vasto si voterà al PalaBcc. Urne aperte dalle 8 alle 20.
Molino, i sostenitori di Cuperlo dicono che Renzi è di destra e che voi perseguite un programma politico di destra. State rischiando di perdere voti a sinistra?
“Ci sono modi e modi di avversare un competitor. Il modo scelto dagli altri candidati alla segreteria del Pd non contrasta Renzi sui programmi, ma su futili messaggi di retriva memoria. In Italia il Pd è l’unico grande partito e deve allargare la sua base elettorale. Amo più vincere essendo chiamato di destra ma portando avanti idee e azioni di democrazia sociale, piuttosto che perdere ma essere chiamato di sinistra. Noi stessi fino ad ora abbiamo votato un centrosinistra che non è stato capace di vincere, né di risolvere i problemi. Siamo una generazione che vuole essere messa alla prova. I nostri valori sono: bellezza, cultura da costruire dentro le scuole, tutela dei lavoratori e degli imprenditori che creano lavoro. Crediamo agli Stati Uniti d’Europa e non all’Europa dei vincoli”.
A Vasto, fino ad ora, poche prese di posizione ufficiali a favore di Renzi, Cuperlo e Civati, ma molta campagna elettorale svolta nell’ombra. Queste primarie nazionali creeranno ancora una volta gruppi e gruppetti, spaccando di nuovo il partito a livello locale?
“Questa fase congressuale ha già segnato una nuova era del Pd, anche a livello territoriale. Già si sono delineati cambiamenti forti nella classe dirigente. Sono certo che Renzi sarà il segretario di tutti. E il partito di tutti si dovrà stringere attorno al suo segretario nazionale. Sono finiti i tempi in cui volavano gli stracci. Non servono a Vasto e non servono all’Italia”.