“La presenza di Cuperlo a Vasto non ha suscitato interesse in quel mondo che lui ha citato. Ad assistere al suo comizio c’era una platea di sindaci e amministratori del Pd che fanno parte della vecchia nomenklatura politica”. Ivo Menna entra a gamba tesa nella partita delle primarie e annuncia che “voterò e farò votare Giuseppe Civati come segretario nazionale del Partito democratico”.
Se dentro il Pd vastese ci si divide tra Renzi e Cuperlo, il battagliero ambientalista sceglie l’outsider, il terzo incomodo, rivolgendo un appello ai cittadini a recarsi al PalaBcc domenica 8 dicembre e a esprimere la propria preferenza a favore del 38enne deputato di Monza.
La polemica – Menna polemizza con Cuperlo, che martedì ha tenuto un comizio a Palazzo D’Avalos, e con i suoi sostenitori locali: “Cuperlo non era per nulla informato delle questioni abruzzesi, né ha fatto alcun riferimento alle vicende giudiziarie della Giunta Del Turco. Non ha parlato della necessità di ricostruire un partito di sinistra, ha citato solo temi generici. Siamo in presenza del passato che ritorna. La sinistra ha perso ormai da 15 anni la sua prerogativa di difesa del mondo del lavoro e degli ultimi. Il Governo Letta è nato nelle segrete stanze, senza il consenso dei cittadini. Cuperlo non ci ha parlato di quale provvedimento il Governo Letta deve attuare per recuperare tutti quei capitali che si sono trasferiti dal lavoro alle rendite finanziarie. Non ci ha parlato di qualsivoglia provvedimento per far rientrare capitali illegalmente trasferiti nei paradisi fiscali, né della deindustrializzazione che ha impoverito il tessuto sociale italiano negli ultimi 15 anni.
Cuperlo ci è sembrato un gran sacerdote, un affabulatore sostenuto da un vecchio ceto politico che ha avuto un ruolo di primo piano nella gestione della politica abruzzese, facendo fare passi indietro a questa regione: Franco Marini, Antonio Boschetti, Angelo Bucciarelli, Maria Amato, Luciano Cilli e i sindaci di Fresagrandinaria, Giovanni Di Stefano, e di Lentella, Carlo Moro.
A quale sinistra si rivolge Cuperlo, se la sinistra in Italia non esiste più da molti anni? Avrebbe dovuto cominciare il suo discorso partendo da Berlinguer, che sollevò la questione morale. Cuperlo fa discendere la crisi del suo partito dal ventennio berlusconiano, assolvendosi e assolvendo il suo partito, nonostante il Pd sia immerso da vent’anni nella cultura delle grandi opere, dell’alleanza coi poteri forti e della dittatura del mercato”.
L’appello – “Voterò e farò votare per Civati”, annuncia Ivo Menna. “Lo farò per aiutare una componente del Pd lontana dagli apparati, dal palazzo e dalla politica politicante. Civati ha avuto il coraggio di dire che questo Governo è illegittimo, innaturale e che deve finire immediatamente.
Il Pd, in alcune sue componenti, è diventato il partito della petrolizzazione del mare abruzzese. La sinistra – afferma Menna – deve riprendere un progetto di trasformazione radicale che parta dall’ambiente, che difenda i diritti conquistati in 60 anni di battaglie e che metta al centro della politica e dell’economia un modello diverso dallo sviluppismo, dalla dittatura del Pil e delle politiche monetarie”.