Da Ernesta Pierabella, lettrice di zonalocale.it, riceviamo e pubblichiamo.
“Concetto di equivalenza: scrivere la stessa quantità in due modi diversi.
Sul sito istituzionale della Pulchra Ambiente leggo che la raccolta totale di rifiuti (differenziati ed indifferenziati) per l’anno 2011 è di 21.116 tonnellate e per l’anno 2012 è di 20.800 tonnellate.
Nel documento chiamato “Referto del controllo di gestione 2012” (http://www.comune.vasto.ch.it/cms/files/8235724a-2e95-4844-b3f2-34b17606174f pagina 66) del Comune di Vasto queste quantità sono espresse in quintali e diventano 2.311.200 quintali nel 2011 e 2.055.000 quintali nel 2012. Pensando ad una svista vado a vedere sul documento “Referto del controllo di gestione 2011” (http://www.comune.vasto.ch.it/cms/files/7fc1e4bf-62b1-4bc1-b999-110b3256e5e1 pagina 135) : non si tratta di una svista, le quantità sono espresse sempre in quintali e si aggirano sui due milioni.
A questo punto si capisce perché i vastesi pagano tanto di Tarsu: producendo qualcosa come 5000 kg di spazzatura pro capite (la media nazionale è di 539 kg a persona) come si pretende di pagare meno?
Ma, evidentemente, qualcuno si è accorto che c’è un problema nelle quantità espresse e, nella relazione previsionale 2013/2015, si legge che la raccolta rifiuti in quintali ammonterebbe a circa 20.000,00 (quintali): quando la toppa è peggiore del buco.
Signori, solo per chiarimento: una tonnellata equivale a 10 quintali o 1000 kg, 1 quintale equivale a 100 kg. Se si hanno problemi basta ricordare che la media annuale di rifiuti prodotta per abitante è di circa 500 kg e moltiplicare per il numero di abitanti di Vasto: si avrà un buon aiuto sulla quantità da indicare”.