I lavoratori della Sider Vasto hanno vinto la loro battaglia.
Un primo spiraglio si era aperto nelle scorse settimane, dopo i presidi di protesta di luglio, quando per sei giorni consecutivi gli operai avevano bloccato i cancelli dell’azienda per evitare che i camion provenienti dall’Emilia smontassero ciò che rimaneva all’interno del capannone lo trasferissero alla sede centrale della casa madre.
Ora i 54 dipendenti dello stabilimento che produce tubi metallici nella zona industriale di Punta Penna cominciano a vedere la luce in fondo al tunnel e sperano di poter tornare a riattivare i cicli produttivi dopo oltre un anno di stop forzato, scandito dagli ammortizzatori sociali.
Manca ancora la firma sul contratto, ma un acquirente c’è: è la Tecnotubi, un’importante azienda siderurgica con sede nella provincia di Brescia.
“L’altro ieri – racconta Mario Codagnone, segretario provinciale della Fiom Cgil – Franco Testi, proprietario della fabbrica di Punta Penna, ha raggiunto un’intesa di massima con la Tecnotubi, cui dovranno seguire, adesso, tutte le operazioni conseguenti. Cautela, certo, ce ne vuole dopo tante difficoltà, ma ritengo che, fra due settimane al massimo, sarà proprio Testi a convocare i sindacati per formalizzare il passaggio del testimone”.