“Fate qualcosa prima che sia troppo tardi per il nostro lungomare“. E’ il grido d’allarme lanciato da Casalbordino, colpito come tutte le località costiere dalle mareggiate a causa del maltempo. Ma qui la spiaggia ha problemi da sempre. Quest’estate i balneatori hanno avuto non poche difficoltà nel posizionare gli ombrelloni sulla spiaggia che, in alcuni punti, è larga appena qualche metro. Ma in questi giorni, dopo la perturbazione, lo scenario è davvero inquietante. Il mare avanzato prepotentemente verso la costa, inghiottendo metri di arenile e arrivando agli edifici degli stabilimenti. In qualche caso l’acqua ha attaccato anche la base delle costruzioni.
Lo stato di allerta è massimo, anche perchè l’effetto dell’erosione inizia a farsi sentire anche sul lungomare, realizzato decine di anni fa, quando la spiaggia, come mostrano alcune foto appese sui muri dei lidi, era molto più larga. I contestati lavori di ripascimento effettuati negli anni scorsi non sono serviti a nulla, così come la barriera frangiflutti, a un centinaio di metri dalla costa, ormai è inabissata. Il 3 agosto del 2012 la giunta regionale ha approvato lo stanziamento di 1,3 milioni di euro di fondi Fas per i lavori sul litorale di Casalbordino. Ad oggi manca l’ultima conferenza di servizi per poter poi procedere alla gara d’appalto. Secondo una stima i lavori potranno iniziare nella prossima primavera.
Le immagini del lungomare eroso
“Ma il rischio – spiega Alfredo Di Rito, responsabile provinciale della Sib, mentre osserva i danni provocati dalle mareggiate – è che a primavera non ci saranno più spiaggia, stabilimenti e lungomare”. L’amministrazione comunale guidata da Remo Bello lo scorso 15 novembre ha inviato una lettera a tutti i competenti settori della regione Abruzzo, per richiedere interventi urgenti di “protezione delle infrastrutture pubbliche e dell’abitato della Marina di Casalbordino delle mareggiate invernali”.
Un intervento che, alla luce anche di quanto accaduto nei giorni scorsi, appare quantomai necessario. “La soluzione è quella di posizionare delle scogliere radenti a protezione della costa – spiega Di Rito -. Poi, gli stessi massi, sarebbero utilizzati quando verranno effettuati i lavori definitivi. Quindi si tratterebbe solo di anticipare una parte della spesa”, che il Comune ha quantificato in 200mila euro. Il messaggio che arriva dal comune costiero è chiaro: o si fanno questi lavori in tempi rapidi o non ci sarà più il bel lungomare amato da tanti turisti.
I tratti maggiormente interessati dal fenomeno dell’erosione sono in particolare tre: quello a nord della rotonda dove è posizionata la statua della Madonnina, quello compreso tra i primi due “pennelli” (le barriere perpendicolari alla spiaggia) e il tratto nei pressi del centro vacanze Poker. E’ proprio qui che il mare sta compiendo in maniera devastante la sua azione di erosione della costa.
E’ ormai da tempo che l’associazione A.Mare, che riunisce gli operatori del settore turistico, lancia il suo grido d’allarme. Anche a marzo scorso il presidente Nicola Bussoli aveva espresso con forza la necessità di interventi urgenti. Ora anche l’amministrazione comunale ha preso posizione nei confronti dell’ente regionale, chiamato a mostrare attenzione nei confronti di un territorio che del turismo vorrebbe fare uno dei cardini della sua economia. E’ necessario intervenire subito, recuperando il tempo perso in anni di interventi nulli o poco efficaci. Anche perchè la stagione invernale non è ancora iniziata ed il rischio di veder scomparire il lungomare, così come accaduto a Vasto, nel tratto nei presso della Bagnante.