“Le tombe ottocentesche del cimitero di Vasto rischiano di sparire per sempre”. Questo grido d’allarme del professor Luigi Murolo non cadrà nel vuoto. Della tutela del patrimonio funerario si discuterà in Consiglio comunale. Un ordine del giorno è stato, infatti, presentato dai consiglieri comunali d’opposizione Davide D’Alessandro (indipendente), Nicola Del Prete (indipendente), Mario Della Porta (Vasto giovani) e Massimiliano Montemurro (Udc).
Il documento – Questo è il testo dell’ordine del giorno presentato da D’Alessandro, Del Prete, Della Porta e Montemurro:
Appreso che, da un particolareggiato esame fatto dal professor Luigi Murolo, lo stesso ha dichiarato che:
“L’edificazione selvaggia ha ormai cancellato quasi del tutto i monumenti funerari ottocenteschi allocati lungo la cinta muraria del vecchio cimitero. Salvo per i famedi disposti sui punti cardinali (lievemente intaccato solo quello di sud), le vecchie sepolture residue sono schiacciate tra murature che le rendono umbratili, nascondendole agli occhi del visitatore. E se non le si conosce bene non solo non tornano all’appello, ma vengono addirittura a cadere, inermi, sotto il colpo del piccone devastatore di turno. Così, senza colpo ferire, una concessione data all’improvviso fa saltare un pezzo di storia e di memoria investendo con violenza tanto l’architettura storica quanto l’antropologia culturale della città (per intenderci, tutti i riti di passaggio cògniti intorno alle cerimonie funerarie)”
auspica che
tutti i Consiglieri di questa Assise Civica dichiarino, attraverso un voto esplicito, l’assoluta intangibilità delle sepolture antiche lungo il recinto del cimitero ottocentesco.