Trasportavano materiale ferroso. Quando sono stati fermati dalla polizia, impegnata in una serie di controlli straordinari a Vasto e San Salvo, non hanno saputo giustificare la provenienza, né la destinazione del carico.
Sono stati denunciati per trasporto non autorizzato di rifiuti C.R.M., 34 anni, e A.A., 32, entrambi rumeni, che “a bordo di un autocarro Iveco trasportavano materiale ferroso: dai tubi vecchi alle parti di motore di auto e mezzi da lavoro: per lo più materiale senza alcun valore, già utilizzato, ma in qualche caso ancora riciclabile”, racconta il vice questore Cesare Ciammaichella, dirigente del Commissariato di Vasto.
“Di certo l’ammasso ferroso non finiva correttamente negli impianti di smaltimento autorizzati, in particolar modo per quelle parti che contengono elementi tossici o inquinanti.
I due non avevano nessun documento in merito alla trattazione e allo smaltimento dei rifiuti, né autorizzazioni che ne permettessero il recupero e il trasporto.
Identificati, entrambi con numerosi precedenti di polizia per reati specifici e per la medesima violazione, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per attività di trasporto non autorizzato di rifiuti. L’autocarro, così come tutto il materiale ferroso, è stato sequestrato e affidato in giudiziale custodia alla ditta autorizzata. Sono tuttora in corso accertamenti per verificarne la provenienza.
I controlli a camion e depositi saranno intensificati al fine di contrastare i furti, in modo particolare del rame, detto anche oro rosso. Il rame è considerato il miglior conduttore elettrico, dopo l’argento. Negli ultimi anni, i furti sono aumentati soprattutto lungo la rete ferroviaria, dove, annualmente i danni provocati ammontano a circa 3 milioni di euro. Il 40% dei semilavorati di rame e leghe è ottenuto proprio riciclando rottami”.
Controlli straordinari – Disposti dal questore di Chieti, Filippo Barboso, e coordinati dal vice questore Ciammaichella, in settimana sono stati eseguiti “servizi straordinari di controllo del territorio di Vasto e delle zone limitrofe” consistenti soprattutto “in posti di controllo su strada, in verifiche presso gli esercizi pubblici e in servizi di vigilanza e controllo delle persone sottoposte agli obblighi delle misure di prevenzione, al fine di contrastare ogni forma di attività illecita ed arginare fenomeni delittuosi.
Nel corso dei servizi, che hanno impegnato pattuglie del Commissariato e del Reparto prevenzione crimine di Pescara, sono state identificate 234 persone, di cui 16 con pregiudizi penali, 19 cittadini stranieri di cui 5 extracomunitari. Ottantaquattro sono stati i veicoli controllati e 3 gli esercizi pubblici con relativi avventori. Sul fronte del contrasto della violazione al codice della strada, sono state elevate 13 contravvenzioni, ritirate 2 carte di circolazione ed effettuati 2 sequestri amministrativi.
I controlli mirati, finalizzati alla verifica del rispetto delle prescrizioni cui sono sottoposti i soggetti destinatari di misure di prevenzione e cautelari disposte dall’autorità giudiziaria, hanno portato a due denunce per evasione e, conseguentemente, all’arresto di Simone Maccarone, 43 anni” e per il medesimo “reato di evasione”, che “ha comportato un aggravamento della misura cautelare, anche di Ferdinando de Rosa, 28 anni”.
Trasportavano materiale ferroso. Quando sono stati fermati dalla polizia, impegnata in una serie di controlli straordinari a Vasto e San Salvo, non hanno saputo giustificare la provenienza, né la destinazione del carico.
Sono stati denunciati per trasporto non autorizzato di rifiuti C.R.M., 34 anni, e A.A., 32, entrambi rumeni, che “a bordo di un autocarro Iveco trasportavano materiale ferroso: dai tubi vecchi alle parti di motore di auto e mezzi da lavoro: per lo più materiale senza alcun valore, già utilizzato, ma in qualche caso ancora riciclabile”, racconta il vice questore Cesare Ciammaichella, dirigente del Commissariato di Vasto.
“Di certo l’ammasso ferroso non finiva correttamente negli impianti di smaltimento autorizzati, in particolar modo per quelle parti che contengono elementi tossici o inquinanti.
I due non avevano nessun documento in merito alla trattazione e allo smaltimento dei rifiuti, né autorizzazioni che ne permettessero il recupero e il trasporto.
Identificati, entrambi con numerosi precedenti di polizia per reati specifici e per la medesima violazione, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per attività di trasporto non autorizzato di rifiuti. L’autocarro, così come tutto il materiale ferroso, è stato sequestrato e affidato in giudiziale custodia alla ditta autorizzata. Sono tuttora in corso accertamenti per verificarne la provenienza.
I controlli a camion e depositi saranno intensificati al fine di contrastare i furti, in modo particolare del rame, detto anche oro rosso. Il rame è considerato il miglior conduttore elettrico, dopo l’argento. Negli ultimi anni, i furti sono aumentati soprattutto lungo la rete ferroviaria, dove, annualmente i danni provocati ammontano a circa 3 milioni di euro. Il 40% dei semilavorati di rame e leghe è ottenuto proprio riciclando rottami”.
Controlli straordinari – Disposti dal questore di Chieti, Filippo Barboso, e coordinati dal vice questore Ciammaichella, in settimana sono stati eseguiti “servizi straordinari di controllo del territorio di Vasto e delle zone limitrofe” consistenti soprattutto “in posti di controllo su strada, in verifiche presso gli esercizi pubblici e in servizi di vigilanza e controllo delle persone sottoposte agli obblighi delle misure di prevenzione, al fine di contrastare ogni forma di attività illecita ed arginare fenomeni delittuosi.
Nel corso dei servizi, che hanno impegnato pattuglie del Commissariato e del Reparto prevenzione crimine di Pescara, sono state identificate 234 persone, di cui 16 con pregiudizi penali, 19 cittadini stranieri di cui 5 extracomunitari. Ottantaquattro sono stati i veicoli controllati e 3 gli esercizi pubblici con relativi avventori. Sul fronte del contrasto della violazione al codice della strada, sono state elevate 13 contravvenzioni, ritirate 2 carte di circolazione ed effettuati 2 sequestri amministrativi.
I controlli mirati, finalizzati alla verifica del rispetto delle prescrizioni cui sono sottoposti i soggetti destinatari di misure di prevenzione e cautelari disposte dall’autorità giudiziaria, hanno portato a due denunce per evasione e, conseguentemente, all’arresto di Simone Maccarone, 43 anni” e per il medesimo “reato di evasione”, che “ha comportato un aggravamento della misura cautelare, anche di Ferdinando de Rosa, 28 anni”.