E’ il sindaco di Ortona, Vincenzo D’Ottavio, ad aprire a Ombrina mare 2, il nuovo campo petrolifero con annessa raffineria galleggiante che la compagnia Medoilgas vuole realizzare nel mare antistante l’Abruzzo. Segnali di apertura che scatenano immediatamente la reazione degli ambientalisti.
“Proprio quando siamo in dirittura di arrivo per la definitiva perimetrazione del Parco della Costa Teatina, ennesima scivolata della politica locale”, commenta stizzito Lino Salvatorelli, portavoce della Costituente per il Parco della Costa teatina. “Nel corso di interventi televisi su Rai Tre, il sindaco di Ortona, Vincenzo D’Ottavio, e il vice sindaco, Roberto Serafini, si dichiarano possibilisti verso il progetto Ombrina Mare, usando come pretesto la crisi economica, contro la linea ufficiale del proprio partito, e le azioni portate avanti dal Ministro Orlando e da decine di migliaia di abruzzesi”.
Ambientalisti increduli di fronte a “un tale cambio di rotta proprio dalla amministrazione di Ortona, che ha stravinto le ultime elezioni anche in virtù della dichiarata lontananza dalla industria fossile e vicinanza a quella straordinaria occasione rappresentata dal Parco della Costa.
Tutti sappiamo che l’industria del fossile è una delle attività che a parità di investimenti genera meno occupazione, essendo molto automatizzata, mentre fa perdere posti di lavoro ad altri settori fortemente radicati nel territorio, attualmente in crescita come l’agricoltura vitivinicola e il turismo, e mina pericolosamente l’idea stessa di parco.
Di fronte a questo incredibile autogol di alcuni amministratori locali, chiediamo – conclude Salvatorelli – al Pd di ribadire agli abruzzesi la posizione sino ad ora espressa dal partito in tutte le occasioni pubbliche”.