Il 15 novembre gli studenti delle scuole superiori vastesi hanno sfilato lungo le vie della città aderendo alla manifestazione nazionale promossa dall’Unione degli Studenti. “Durante il corteo – spiegano i rappresentanti studenteschi della città- i ragazzi hanno riempito le strade cittadine di tutta la rabbia per l’attuale situazione scolastica da loro vissuta quotidianamente e in prima persona, ma hanno lasciato spazio anche ad altro, poiché le loro urla non erano semplici slogan ma punti di una proposta precisa, ponderata, discussa.
Nelle ultime settimane infatti si sono riuniti più volte presso la sede della Consulta Giovanile di Vasto per informarsi circa le politiche scolastiche in atto nel nostro Paese, per analizzare le influenze della Legge di Stabilità sulla Scuola ed elaborare un manifesto pubblico dei diritti e dei doveri degli studenti di Vasto e del vastese. Partendo dai propri bisogni, dai propri diritti, i giovani vastesi cercano un confronto critico con il resto della cittadinanza per promuovere insieme un percorso condiviso che permetta di soddisfarli, assolvendo ai propri doveri con responsabilità e partecipazione“.
Dalle argomentazioni di carattere generale gli studenti vastesi hanno elaborato una serie di punti che li toccano direttamente e che sottopongono all’opinione pubblica per poter ottenere risultati concreti. Sono punti che vanno da una dimensione locale a quella nazionale.
Il documento (clicca qui)
– Promozione di iniziative atte a favorire un reale utilizzo della carta “IOSTUDIO”, intavolando un accordo con gli esercenti e le loro associazioni di categoria;
– impegno della politica locale per un concreto potenziamento della stazione/fermata di Vasto-San Salvo, punto nevralgico per la mobilità di ogni studente vastese;
– maggior coinvolgimento nei processi decisionali cittadini dei giovani e degli studenti di Vasto e del vastese, consultandoli riguardo le politiche giovanili locali, e potenziamento delle relazioni con la Consulta Giovanile, i Comitati Studenteschi e le organizzazioni/associazioni giovanili e studentesche;
– sfruttamento maggiore dei Programmi e dei Fondi Europei dedicati ai giovani ed all’istruzione formale e non formale;
– messa in sicurezza degli istituti scolastici cittadini.
– esenzione della Trise per gli studenti fuori sede;
– rifinanziamento delle scuole pubbliche attraverso i fondi attualmente diretti alle scuole privati;