Alla fine, dopo mesi di silenzio, è esplosa la rabbia dei dipendenti del Consorzio di Bonifica Sud, che hanno dato vita allo sciopero. Sono una cinquantina, tra i 29 fissi e gli stagionali. Ma la loro situazione, che li vede da sette mesi senza stipendio, è solo la punta di un iceberg di cui non si conosce la dimensione. Unico dato certo sono i 7 milioni di debito consolidato al 31 dicembre dello scorso anno. Ma la situazione sembra essere ben peggiore, come da voci che si rincorrono davanti ai cancelli della sede di Sant’Antonio abate a Vasto.
La stima dei debiti dell’ente varia, a seconda delle fonti, tra i 14 e i 23 milioni di euro. In ogni caso una situazione grave, che sta portando alla paralisi l’attività del Consorzio. “La situazione di difficoltà si era evidenziata già nel 2011 – spiegano i lavoratori – ed avevamo proposto soluzioni per poter invertire la rotta”. La gestione del consorzio, il cui compito principale è la fornitura idrica agli agricoltori di un territorio pari a 3/4 la provincia di Chieti, è da tempo col segno meno. “Le entrate sono molto minori delle uscite – spiegano i lavoratori in sciopero – anche perchè il Consorzio non riceve i pagamenti dovuti. Non sappiamo se il Consorzio industriale, a cui forniamo l’acqua della diga di Chiauci, paga per il servizio, così come ci sono contenziosi con grandi imprenditori agricoli della zona”.
A luglio, quando i mesi di stipendio in arretrato erano solo due, c’era stato un tavolo a Chieti in cui tutti i partecipanti istituzionali si erano impegnati a trovare una soluzione. “Abbiamo fatto male a fidarci“, dicono con amarezza. Ieri, accanto ai lavoratori, c’erano i rappresentanti del territorio. Il sindaco di Vasto Lapenna e il presidente del consiglio comunale Forte, che hanno già previsto un consiglio comunale dedicato all’argomento e i sindaci di Cupello e Lanciano. L’ente vede una gestione “monca”, poichè a gennaio i rappresentanti degli agricoltori si sono dimessi dal consiglio. “Oggi ci sono solo rappresentanti della Regione” evidenziano al presidio.
Nel servizio le interviste a Feliciantonio Maurizi, della Fai-Cisl Abruzzo e Molise e Roberto Maccione, Rsa e dipendente del Consorzio di Bonifica Sud.