“Si fa di tutto affinché i lavori vengano eseguiti nel peggior modo possibile, in maniera tale da poter richiedere nuovi finanziamenti e così via in un’eterna girandola di piacere per le tasche di professionisti ed imprese”. E’ il pesante commento di Davide Aquilano, presidente di Italia Nostra del Vastese, dopo l’inchiesta di sui tesori dimenticati di Palazzo d’Avalos (leggi l’articolo).
“La denuncia di zonalocale.it è l’ennesimo grido di indignato dolore che cade nella più totale indifferenza dell’amministrazione comunale, ma anche – ci dispiace dirlo – di una cittadinanza che non riesce a comprendere che il patrimonio culturale è l’essenza della nostra identità individuale, cittadina e nazionale.
Lasciando la facile retorica e scendendo nel concreto – afferma l’esperto – la pulizia della corte di Palazzo d’Avalos non è questione di decine o centinaia di migliaia di euro: bastano un paio d’ore di lavoro per un paio di persone dotate di attrezzi banali come falce e cazzuole e, se si vuole dare uno schiaffo allo spreco, persino di un decespugliatore dotato di filo di plastica di qualità.
Le parole degli assessori, del sindaco, dei dirigenti fanno a dir poco sorridere, quando le foto pubblicate da zonalocale dimostrano nei fatti la loro totale e sostanziale indifferenza al patrimonio culturale. Si parla soltanto di soldi, di finanziamenti, come se tutto potesse risolversi con queste parole magiche: basta poco, se non pochissimo a tutelare e conservare tele e reperti, basta pochissimo a togliere la terra ed il guano dei piccioni nelle grondaie per evitare che si tappino, ci vuole poco a chiudere le finestre del sottotetto con infissi anche provvisori, ci vuole poco a sostituire tubi in Pvc o in rame, ci vuole poco a togliere l’erba dai muri”.
Secondo Aquilano, “quello che Palazzo d’Avalos ha subito nel corso degli ultimi trent’anni è l’emblema dell’italica ingordigia: il monumento è utile non in quanto bene culturale – e quindi, di tutti – ma per richiedere cospicui finanziamenti” con cui “spartirsi la torta e si fa di tutto – sostiene il presidente locale di Italia Nostra – affinché i lavori vengano eseguiti nel peggior modo possibile, in maniera tale da poter richiedere nuovi finanziamenti e così via in un’eterna girandola di piacere per le tasche di professionisti ed imprese. E poi, che fine hanno fatto le mirabolanti promesse del gestore di Palazzo d’Avalos, a cui rispondeva con perfetto accordo in coro l’amministrazione comunale? Italia Nostra anche su Palazzo d’Avalos dirà la sua e non starà a guardare. Per il momento, chi vuole iniziare a conoscere il nostro patrimonio culturale, è invitato sabato 23 novembre alle ore 15 inpiazza Marconi (davanti all’ingresso principale della Villa Comunale) per la prima delle visite guidate alla scoperta della città storica: si comincia dai resti della romana Histonium”.