L’autoporto di San Salvo finisce su Striscia la Notizia. Nella puntata di stasera del seguitissimo programma di Antonio Ricci, la struttura inaugurata nel 2008 e mai utilizzata è stata la protagonista del Tg dello spreco, con un filmato realizzato da Fabio e Mingo, gli ormai celebri inviati pugliesi del programma satirico di Canale 5.
Clicca qui per vedere il video del Tg dello spreco in cui si parla dell’autoporto.
Dopo la Buca di Vasto di cui ha parlato Maurizio Crozza su La7, un’altra assurdità dei lavori pubblici nel Vastese finisce al centro della satira nazionale.
La struttura – Una cattedrale nel deserto. 85mila metri quadri di nulla. E’ l’autoporto di San Salvo, inaugurato in pompa magna nel 2008 e mai entrato in funzione. Un progetto del Coasiv, finanziato dalla regione Abruzzo, che però in questi 4 anni non è riuscita a trovare una soluzione per la sua gestione. Di quest’area si parlava già alla fine degli anni ’80. L’intenzione era quella di realizzare un punto dove gli autotrasportatori potessero sostare durante i viaggi lungo la direttrice adriatica, oppure attendere di caricare o scaricare presso le fabbriche di Piana Sant’Angelo.
I progetti definitivi portarono poi alla realizzazione di questi due capannoni più un edificio di servizio. Stalli di sosta, uffici, punti per il carico e scarico. Il tutto inutilizzato. Da 4 anni a questa parte qui sono entrati solo i vandali e i ladri. Spariti tutti i cavi elettrici presenti. Tutti i tombini sono scoperchiati, così da poter portare via tubi. Hanno rubato persino i rubinetti dai lavandini dei bagni.
Tutto intorno è desolazione. L’autoporto è a poche centinaia di metri dalle fabbriche, ma vige un silenzio assordante, che ricorda, euro dopo euro, i 33 milioni spesi per la costruzione. Con tanti di rampe di accesso che dalla Trignina e dalle strade parallele avrebbero dovuto condurre qui i camion.
Negli anni le amministrazioni comunali hanno chiesto che questa struttura entrasse in funzione. Ma i privati non vogliono gestirla. E gli enti pubblici non hanno la forza per gestirla da soli. Il comune di San Salvo, per la legge che vieta alle città con meno di 30mila abitanti di entrare nelle società miste, è tagliato fuori. La regione ha dato disponibilità per partecipare con una quota del 15%.
Un anno fa si era ipotizzata anche la realizzazione di uno snodo ferroviario della Sangritana, per collegare la zona industriale al Porto di Vasto.
Anche perchè le aziende della zona, soprattutto le più grandi, come Pilkington, Denso, Conad, non hanno intenzione di utilizzare l’autoporto. E così, le strutture restano come rifugio per i piccioni, che sono gli unici esseri viventi ad aver utilizzato le strutture costate ben 33 milioni di euro.
L’ultima puntata della telenovela risale a giugno di quest’anno, quando la Regione ha dato il via libera allo stanziamento di un milione e 300mila euro per le Opere di completamento/adeguamento per la completa e regolare funzionalità, efficienza ed entrata in esercizio dell’infrastruttura dell’autoporto di San Salvo.