“Il settore Servizi del Comune sta compiendo sopralluoghi e verifiche per avere un quadro completo dei danni causati dall’ondata di maltempo. Sono danni ingenti”, prevede Luciano Lapenna, sindaco di Vasto.
Dopo settimane di bel tempo in un autunno caldo che ricorda quello del 2006, ben al di sopra delle medie stagionali, martedì la pioggia torrenziale e il fango hanno paralizzato la circolazione stradale, allagato garage e piani terra, dissestato molte carreggiate e provocato numerosi smottamenti.
La conta dei danni sta dando un responso prevedibile: per rimettere tutto a posto serviranno milioni. Ma, dal 2010, anno in cui una simile, violenta perturbazione spinse l’amministrazione comunale a chiedere lo stato di calamità, “non abbiamo avuto neanche un euro dalla Regione Abruzzo e dalla Provincia di Chieti per i danni causati dalle altre ondate di maltempo. Invece ben 20 milioni di euro sono stati stanziati dalla Giunta Chiodi per l’alluvione di Teramo”, polemizza Lapenna contro un governo regionale accusato ormai da cinque anni di essere teramocentrico. “Ancora una volta si denota una evidente disparità di trattamento, col Vastese abbandonato a se stesso. L’unico finanziamento che siamo riusciti a ottenere dalla Regione è il milione di euro necessario al consolidamento di piazza Marconi”.