“Ermanno Falone intende rispondere alle domande del magistrato”. Lo dichiara a ZonaLocale.it Angela Pennetta, avvocato del 41enne vastese indagato nell’ambito dell’operazione Il Vate, l’inchiesta che coinvolge quattro persone, a partire dall’assessore regionale alla Cultura, Luigi De Fanis, finito agli arresti domiciliari con le accuse di concussione, truffa aggravata e peculato.
L’inchiesta, coordinata dai pm di Pescara Federico De Siervo e Giuseppe Bellelli, ha preso il via nello scorso mese di marzo a seguito della denuncia presentata alla Forestale da Andrea Mascitti, imprenditore che organizza eventi culturali, riguardo a una presunta tangente nell’ambito della partecipazione della Regione Abruzzo al Salone del libro di Torino in occasione del 150° anniversario della nascita di Gabriele D’Annunzio. Oltre a De Fanis, il provvedimento di custodia cautelare è stato emesso dal gip del Tribunale di Pescara, Maria Carla Sacco, nei confronti della segretaria dell’assessore regionale, Lucia Zingariello.
Obbligo di dimora, invece, per Rosa Giammarco, responsabile dell’Agenzia per la Promozione Culturale di Sulmona, ed il vastese Ermanno Falone: 41enne, dipendente della Asl, si è candidato nel 2011 alla carica di consigliere comunale con la lista di centrodestra Vasto giovani. E’ il legale rappresentante dell’associazione Abruzzo Antico e, in questa veste sarebbe, secondo il giudice per le indagini preliminari, “prestanome del De Fanis”.
“Falone intende rispondere alle domande del giudice. La sua posizione – sostiene la difesa – è estranea ai fatti che gli vengono contestati”.