“Cominciamo prima di Natale”, annuncia Nicola Artese, presidente dell’Ordine degli avvocati di Vasto. Dall’assemblea di giovedì pomeriggio, i legali sono usciti decisi a far valere le loro ragioni e a protestare anche in forma plateale contro la soppressione del Tribunale. Se è vero che i palazzi di giustizia abruzzesi (destinati alla chiusura, oltre a Vasto, sono Lanciano, Avezzano e Sulmona) hanno ottenuto una proroga causa terremoto e inadeguatezza delle sedi provinciali di Chieti e L’Aquila, il 15 settembre 2015 è meno lontano di quanto si possa immaginare, anche perché dallo scorso settembre la legge Severino sulla riforma della geografia giudiziaria nazionale ha cominciato a produrre effetti: la scure dei tagli si è abbattuta su diverse regioni, cancellando i palazzi di giustizia minori. Alcune dei 31 Tribunali sub-provinciali, però, hanno già ottenuto proroghe.
“Il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri – spiega Artese – ha promesso altri due anni, quindi fino al 2017, non solo per Avezzano e Sulmona per via dei problemi legati alla ricostruzione post terremoto dell’Aquila: infatti il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha chiesto una proroga per tutti e quattro Tribunali a rischio chiusura. Anche perché, paradossalmente, a L’Aquila i lavori sono già iniziati, mentre a Chieti no. Le sedi giudiziarie di Vasto e Lanciano costano ognuna 250mila euro l’anno ai rispettivi Comuni. Il trasferimento significherebbe triplicare i costi a carico del Comune di Chieti. E anche un’eventuale spostamento alla sede distaccata di Ortona, oltre che illogico, farebbe ricadere sul quel Comune l’onere finanziario di accogliere i Tribunali sopressi” e, in realtà, spostati solo di qualche decina di chilometri.
Nella riunione di giovedì, tenutasi nell’aula magna del palazzo di giustizia di via Bachelet, oltre ad Artese, hanno preso la parola gli avvocati Salvatore De Simone, Fiorenzo Cieri e Gabriele D’Ugo, presidente del comitato per il no alla chiusura del Tribunale di Vasto, che ha chiesto “un maggiore coinvolgimento della popolazione” nell’operazione salvataggio.
Nella battaglia Vasto e Lanciano faranno fronte comune: all’assemblea era presente, infatti, anche Sandro Sala, presidente dell’Ordine forense frentano.
Le manifestazioni di protesta inizieranno prima di Natale. “L’obiettivo – sottolinea Artese – è resistere. Per ora, escludiamo l’astensione dai processi perché andrebbe a danno dei nostri assistiti. Cominciamo prima di Natale. Organizzeremo anche un convegno, per il quale abbiamo richiesto la partecipazione di uno dei sottosegretari alla Giustizia”.