Continua la raccolta delle firme organizzata da Ivo Menna per l’abbattimento della Antenna sul parcheggio multipiano. “I cittadini devono sapere – si legge nella nota inviata dallo storico ambientalista – intanto l’antenna resta e nessuno si decide a rimuoverla dopo le due ordinanze di sospensione dei lavori del 30 e 31 ottobre? Che succede?”.
“Sono passati 7 giorni da quando sono state emesse due ordinanze da parte del Sindaco di sospensione dei lavori dell’antenna illegalmente posizionata sul piazzale del parcheggio multipiano, autorizzata da qualche infedele funzionario del Comune. Se così fosse, siamo in presenza di una superficialità grave per chi riveste ruoli pubblici.
Uno schiaffo comunque è stato dato alla città intera da chi pensa che la salute umana sia merce di scambio con il denaro. E che pensa di stravolgere le regole in nome del profitto economico con la compiacenza di quanche amministratore. Intanto osserviamo che dietro la fibrillante azione degli uffici comunali, dopo le denunce e la raccolta delle firme che hanno già toccato quota mille, nulla è accaduto concretamente circa la rimozione dell’ecomostro che sembra sfidare la città. Pare evidente che ordinare la sospensione dei lavori dopo che è stata installata l’antenna significa dire: “i buoi sono scappati dalla stalla e non possiamo recuperarli”.
“Il sindaco – prosegue Ivo Menna – che rappresenta la massima autorità della città, incluso il potere sanitario, assuma l’autorità di inviare gli operai del Comune o di un’altra ditta specializzata per rimuovere l’abuso dell’ecomostro e dare corso alla ordinanza smantellando l’antenna. Solo così i cittadini potranno giudicare positivamente l’operato della amministrazione. Il sindaco, e sopratutto l’assessore che ha condotto da anni l’affare di una opera pubblica dal costo esagerato di 5 milioni di euro, interamente versati dalle tasse pagate dai cittadini vastesi, hanno il dovere di riferire alla città, non solo cosa è successo in questi giorni convulsi, ma devono spiegare come mai un affare economico di cosi’ rilevante peso è passato nella gestione di un solo soggetto privato”.
“Chi ha preparato una corsia preferenziale, senza un bando pubblico di gara a questo privato? Quale ragionamento è prevalso? Quali sono i componenti della Giunta che hanno acconsentito, e quale Consiglio Comunale lo ha discusso? Il Comune in questa vicenda è il soggetto danneggiato economicamente e subisce l’affronto di venire a conoscenza che su una sua propietà viene installata un’antenna a sua insaputa”.
“Un mostro che minaccia la salute dei residenti e dei cittadini. Il parcheggio di Via Ugo Foscolo, è un’opera inutile, dannosa, esageratamente costosa per la città, dalle conseguenze che osserviamo tutti in termini di congestione veicolare dell’area di Corso Garibaldi, e che di fatto non risolve il problema del traffico. Si trasforma da parcheggio per auto a: piattaforma per antenne di radiomobili, di stazione fotovoltaica, di area di nuovi pubblici esercizi genericamente intesi. La svendita del patrimonio pubblico ai privati, dopo i palazzi scolastici, dopo l’ex Albergo Panoramic, dopo la cessione dell’area ex Onmi a San Michele procede speditamente: socializzazione delle perdite (per cittadini che pagheranno), e massimizzazione dei guadagni nelle tasche del privato.
Continueremo con la raccolta delle firme per la rimozione dell’antenna e procederemo con i tre avvocati che gratuitamente hanno deciso di appoggiare giudizialmente la nostra azione”.