Il Comune di Vasto presenterà appello in secondo grado contro la sentenza “che ha condannato il Comune a risarcire i danni subiti dal giovanissimo figlio di una coppia di turisti, il quale, mentre passeggiava sulla spiaggia di Vasto la mattina 17 agosto di qualche anno addietro, cadeva in una buca in cui erano presenti carboni ardenti residuati dai falò accesi durante la notte precedente, riportando ustioni sugli arti inferiori”. Lo annuncia un comunicato dell’amministrazione Lapenna.
“Fatte le valutazioni del caso, è ora ferma intenzione del Comune di appellare la predetta sentenza, ritenendola manifestamente ingiusta. Il Comune, infatti, nel corso del giudizio che lo ha visto soccombere, ha dato prova di aver effettuato la pulizia dell’arenile nei giorni in cui è avvenuto l’incidente al piccolo turista, evidenziando inoltre che la presenza dei carboni ardenti non era affatto conoscibile da parte agli operatori, dato che gli stessi erano nascosti sotto l’arenile”. L’amministrazione chiederà la riforma integrale della sentenza di primo grado.